Come vivono le piante grasse

La vita delle piante dipende in gran parte dal modo in cui sono costituite: poichè esse sono composte in gran parte di acqua (fino al sessanta per cento del loro peso e volume), farà differenza se le piante riceveranno i raggi solari durante tutto l’arco della giornata, o se l’insolazione sarà ristretta solo al mattino o solo al pomeriggio dato che l’evaporazione del loro contenuto d’acqua dipende dalla loro esposizione al sole.

La vita delle piante è però determinata anche dal clima in cui vivono: le piante che hanno una resa migliore nei climi secchi sono le stesse che amano i climi caldi e l’esposizione al sole.  Tra queste, le piante grasse, come i cactus, sono particolarmente adatte a sopportare il caldo eccessivo e a mantenersi costantemente idratate anche in condizioni di scarsità d’acqua. Infatti queste piante accumulano acqua e la conservano al proprio interno fino al momento in cui questa stessa acqua risulta essere vitale per le funzioni della pianta stessa.

Si ritiene che le piante succulente si siano evolute partendo da piante normali: il drastico cambiamento sarebbe dovuto ad un brusco cambiamento del clima terrestre. Molte piante che non riuscirono ad adattarsi morirono per la troppa siccità, altre invece ottimizzarono i processi di immagazzinamento di acqua e umidità per i mesi caldi a venire.

Durante la loro vita, le piante grasse, svilupparono un rivestimento peloso ed uno strato cerato, in particolar modo accentuato sulle foglie ed andarono incontro a un notevole processo di maturazione dei sistemi di immagazzinamento ed approvvigionamento dell’acqua intesa come elemento vitale indispensabile alla crescita.

Il processo evolutivo delle piante grasse è stato quindi esemplare: le piante, durante questo periodo, hanno perduto le foglie in modo completo e totale: hanno quindi assunto una forma sferica per permettere di immagazzinare tutta l’acqua possibile.

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