Come annaffiare le piante quando si va in vacanza

come annaffiare piante vacanza

Abbiamo parlato diverse volte di come approcciare il caldo estivo in modo tale che le nostre piante ed i nostri ortaggi potessero sopravvivere alla calura. Cerchiamo però di fare il punto della situazione su come annaffiare le piante in occasione della nostra partenza per le vacanze.  A seconda della presenza delle piante in casa o in giardino la questione cambia radicalmente.

Se abbiamo un giardino infatti, il metodo migliore è quello di installare un impianto temporizzato in grado di annaffiare per il tempo necessario ad intervalli cadenzati da programmazione, il nostro spazio verde. Si tratta di una soluzione costosa, comprensibilmente non applicabile in ogni caso. Rimane ad ogni modo uno dei metodi efficaci. Se avete un buon rapporto con i vostri vicini e vi fidate di loro, potete chiedere loro il favore di bagnare le vostre piante (sia quelle in giardino che quelle nel vostro appartamento, N.d.R.) curandovi di riportare dalle vostre ferie un bel regalo per ripagare il favore.

Se invece come dovrebbe essere, avete intenzione di fare tutto da soli, le soluzioni sono diverse e correlate al tempo che avete deciso di passare fuori casa. Prima di tutto la posizione: se le piante sono in casa non lasciatele completamente al buio, mentre se sono poste su un balcone, spostatele in un luogo nel quale il sole non batta a picco e tentate di riunirle tutte in un solo posto, in modo tale che insieme possano creare un microclima umido che le aiuti a sopravvivere. A tal proposito potete lasciare dei recipienti pieni di acqua vicino ai vasi, in modo tale che la stessa evaporando aiuti a creare il giusto tasso di umidità. In questo modo, se annaffiate abbondantemente prima di andare in vacanza, possono sopravvivere anche una settimana intera senza innaffiature.

Diverso quadro deve profilarsi se intendete mancare più di sette giorni. In questo caso si può prendere una bottiglia di plastica da un litro e mezzo e mettendola rialzata rispetto al vaso, far partire dalla stessa, riempita d’acqua, delle strisce di stoffa bagnata che colleghino l’interno alla terra del vaso.  Le stringhe di stoffa, interrate, funzioneranno come un tubo d’irrigazione. Preparatene almeno una decina.

Altrimenti, potete prendere sempre una bottiglia di plastica, creare qualche foro nel tappo e sulla base della bottiglia, riempirla d’acqua ed interrarla con il collo nel terriccio dove la pianta risiede. L’acqua verrà rilasciata lentamente e a lungo. Consentendovi di ritrovare le vostre piante “vive e vegete” al vostro ritorno dalle vacanze.

Photo Credit | Thinkstock

Lascia un commento