Limacina, insetto parassita degli alberi da frutto

L’estate non porta solo il caldo sulla nostre colture, ma anche la comparsa di insetti di diversa tipologia. Piccoli animali che confondiamo con esemplari di similare aspetto ma tutt’altro che preoccupanti, ad esempio, per i nostri alberi da frutto. La limacina rientra in questo quadro di “confusione”.

Essa infatti assomiglia moltissimo ad una mosca, e ne ha l’aspetto sebbene in dimensioni più ridotte. Parliamo di un imenottero sinfita appartenente alla famiglia delle tentredinidi, e sebbene non ne rappresenti l’esemplare più pericoloso, è di sicuro uno dei più diffusi nelle campagne. E se vi è mai capitato di possedere, o di potervi avvicinare ad un albero di ciliegio, potrete vederne gli effetti della comparsa sulle foglie.

La limacina è un imenottero molto piccolo: parliamo di appena 4-5 millimetri, dal colore nero nella sua forma adulta. Il nome di questo insetto deriva dall’aspetto delle sue piccole larve, simili a limacce con il corpo composto di mucillagine rivestiva di muco dal colore giallo-verdastro o in alcuni casi violaceo. E’ proprio in questa forma che la limacina danneggia gli alberi da frutto come il pero, il susino ed il ciliegio, gli esemplari che predilige parassitizzare con maggiore frequenza. Il danno è più evidente nelle foglie che le larve scheletrizzano lasciando intatte solo le nervature e ogni tanto una delle due epidermidi che compongono la foglia.

Il ciclo vitale di questo insetto le consente di effettuare almeno tre generazioni l’anno, concentrando la sua attività trofica dal mese di giugno fino a settembre se non oltre in alcuni casi. L’inverno viene affrontato dalla limacina in uno stadio di pre-pupa nel terreno accanto alle piante. In primavera compaiono i primi adulti, ed in maggioranza si tratta di esemplari femminili pronti a ovideporre, direttamente dentro le foglie.

Non bisogna essere eccessivamente preoccupati dell’azione della limacina, a meno che non vi sia una infestazione veramente grave. Solo in quel caso si agisce direttamente, con l’ausilio di classici insetticidi specifici per uccidere le larve.

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