Susine: specie e cultivar

susine

Che vengano chiamati susine o prugne, si intendono i succosissimi frutti di alcune specie di alberi del genere Prunus che da luglio a settembre allietano le nostre tavole estive con i loro sapore intenso. Sono tra gli alberi più diffusi e coltivati anche nei piccoli spazi e quindi, sono particolarmente indicati per il frutteto domestico, basta solo scegliere la varietà o la cultivar giusta.

I frutti di questi alberi, in realtà, si chiamano susine e volendo fare una classificazione esistono:

Susini europei-asiatici (Prunus domestica, Prunus insititia, Prunus cerasifera e Prunus spinosa)

Si caratterizzano per i frutti ovali dal colore che varia dal giallo al verde, dal rosso al viola-blu, e dalla polpa che si stacca dal nocciolo; questo frutto può essere consumato sia fresco che essiccato e possiede una grande quantità di zuccheri che gli donano un alto valore nutritivo.

Susini cino-giapponesi (Prunus salicina, Prunus simonii)

Possiedono frutti di forma tondeggiante e il colore varia dal giallo al rosso fino al blu-nero e si possono consumare esclusivamente freschi.

Susini americani (Prunus nigra, Prunus americana)

Vengono poco coltivati.

Varietà, ibrido e cultivar: ecco il significato di questi termini

ibridi e cultivar

Chi si interessa di giardinaggio prima o poi deve scontrarsi con alcuni termini un po’ oscuri ma molto usati in questo ambito, ovvero quello di varietà, ibrido e cultivar. Questi termini vengono usati perché spesso, perché capita che all’interno di una stessa specie ci siano delle piccole varianti in termini di foglie, fiori o crescita; alle varianti sono dati, appunto questi nomi.

A parte quelle più famose di cultivar e ibrido ci sono altre denominazioni, come quella di forma o sottospecie; vediamo insieme il significato di questi termini.

Le cure di luglio per i bonsai

cure luglio bonsai

Luglio è mese molto caldo e anche i bonsai hanno bisogno di alcune cure particolari, soprattutto quelle che riguardano la protezione dal sole, l’irrigazione e la difesa dai parassiti. In questo periodo, i bonsai devono essere sistemati in una posizione ombreggiata soprattutto nelle ore più calde della giornata; questo vale anche per quelle specie di piante che amano il sole, in quanto il calore potrebbe far aumentare la temperatura del terreno.

In questo periodo, l’annaffiatura è fondamentale per tutte le piante, ma in particolar modo per i bonsai: basti pensare che un solo giorno senz’acqua potrebbe provocare danni seri alla pianta; per evitare stress al vostro bonsai annaffiate al mattino quando la temperatura della terra sarà ancora piuttosto bassa.

Quando il sole non è forte, meglio ancora se non è presente, nebulizzate la chioma; è importante che non ci sia il sole, perché sennò le goccioline d’acqua funzionerebbero come lenti e brucerebbero le foglie.

Giardino acquatico: i lavori del mese di luglio

giardino acquatico

Il lavori del mese di luglio nel giardino acquatico non sono molto impegnativi; l’accortezza principale è quella di tenere sotto controllo alcune piante che tenderanno a colonizzare tutto lo spazio circostante. In particolare, dovete fare attenzione alla propensione e ad allargarsi delle ninfee e delle piante galleggianti che potrebbero espandersi troppo togliendo la luce a quelle sommerse.

Un’altra accortezza molto importante da avere, è quella di osservare l’eventuale comparsa di parassiti e di malattie in modo da poter intervenire tempestivamente; in particolare fate attenzione agli attacchi del coleottero delle ninfee, una larva di circa un centimetro di lunghezza e di colore nero, che crea abrasioni nella parte superiore della foglia.

Anche le larve della Nymphula nymphaeta potrebbe colpire le vostre ninfee attaccandosi al bordo delle foglie delle vostre ninfee divorandone qualche centimetro. Questi due tipi di insetti possono essere tenuti sotto controllo utilizzando il Bacillus thuringiensis var Kurstaki, un principio attivo naturale che non provoca danni agli animali che potrebbero vivere all’interno del giardino acquatico e che non è pericoloso per l’uomo.

Come coltivare il rosmarino

rosmarino

Tra le piante aromatiche che possono essere coltivate nel giardino o sul terrazzo non può mancare il rosmarino, una pianta a cui servono poche cure perché è molto resistente. Per coltivare il rosmarino basta acquistare una piantina, anche di quelle che si vendono al supermercato e trapiantarla in un vaso un po’ più grande pieno di terriccio universale e con un buon drenaggio.

La posizione ideale per il rosmarino è quella esposta al sole perché la pianta ama il caldo e si sviluppa bene se posizionata a sud; annaffiate con regolarità, soprattutto durante il primo anno, pur evitando gli eccessi, in quanto una volta sviluppata, la pianta può resistere anche periodi di siccità. Quindi, annaffiate ogni due o tre giorni, e ogni 15 aggiungete del fertilizzante per piante verdi. Se dovete utilizzarlo in cucina, cimate i rami più lunghi tagliandoli con le forbici.