Bonsai, lo stile “Battuto dal vento”

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Gli stili con i quali possiamo modellare sono diversi. Oggi vi presentiamo il “Battuto dal vento”. E’ uno tra i più scelti dagli appassionati per l’effetto che è possibile simulare ovvero, come il nome stesso indica, quello del vento che colpisce la pianta.

Essenzialmente come modello di riferimento usa direttamente quello della natura, ricreando con dovizia di particolari ciò che accade normalmente agli alberi che crescono sui monti o vicino al mare e che vengono naturalmente forgiati da forti venti in forme che definire artistiche è in qualche modo anche riduttivo. In questo stile, lo sottolineiamo, uno dei lati del tronco del bonsai è totalmente privo da rami. Non di rado vengono create delle sezioni morte (legno secco) sul lato colpito dal vento mentre viene favorita l’accentuazione di un preciso disegno sulla forma del tronco e delle fronde nel lato “protetto” dai venti.

Di solito, lo stile “battuto dal vento” vede il bonsai costituito da un tronco con un’inclinazione uguale o superiore a 30° e con la base del ramo più basso e lungo. Sono però contestualmente molte le varianti che è possibile ricreare con questo stile. Una delle più diffuse e gradite è quella che consente di creare un tronco cortissimo che si prolunga in un ramo inferiore molto lungo e dei rami superiori più corti che si modellano parallelamente a questo dando l’impressione di una sorta di bandiera. Sono motivi che possono essere ripetuti addirittura nei rami stessi, modellando la chioma in modo adeguato e sfoltendo le foglie secondo un preciso disegno. Le specie più utilizzate per questo stile sono: larice, pino, ginepro, melo, albicocco, azalea, faggio, melo selvatico, olmo, biancospino, carpino, acero e cotogno.

Essenzialmente, quello che dovete ricordare è che il tronco deve essere il più possibile dritto e ed i rami crescere in un’unica direzione. Un consiglio: verificate che l’apparato radicale sia ben robusto e sviluppato.

Photo Credit | Thinkstock

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