Fiori di Bach, l’Agrimonia

Sotto il nome di Agrimonia vanno un quindicina di specie di piante erbacee perenni appartenenti alla Famiglia delle Rosaceae. Sono piante dal portamento eretto il cui fusto si presenta ricoperto di peluria e ramificato solo nella parte finale; su di esso sono disposte foglie ovali, dal margine dentellato, i fiori gialli crescono riuniti in pannocchie e fanno la propria comparsa durante l’estate.

Nella terapia con i fiori di Bach, Agrimony è indicato per tutti coloro che hanno paura di mostrare i propri reali sentimenti e si mostrano allegri e sorridenti anche quando vorrebbero piangere. Sono persone che reprimono la rabbia ed evitano ogni genere di tensione con l’altro anche se questo finisce per recare loro un danno.

Semi di girasole, proprietà

Ci occuperemo in questo articolo dei semi di girasole, che tutti conosciamo ma di cui forse ignoriamo le proprietà benefiche all’organismo.

I semi di girasole costituiscono i frutti della pianta annuale Helianthus Annus (nome scientifico del girasole), appartenente alla famiglia delle Asteraceae. I semi di girasole sono degli acheni, ovvero dei frutti secchi contenuti in un singolo seme. Come sostengono diversi studi, questi contengono delle proprietà che li rendono ottimi per il cuore e contro l’invecchiamento, più di qualsiasi frutta secca e di molti semi oleosi come le mandorle o le nocciole.

Presentano infatti un contenuto più abbondante di vitamina E, potente antiossidante che previene le malattie cardiovascolari e contribuisce a ridurre il rischio di cancro. Abitualmente, i semi di girasole risultano famosi per l’utilizzo del loro olio, ricco di acidi grassi insaturi. In realtà, già da un pò di anni, questi vengono impiegati dalla fitoterapia per usi terapeutici, per la proprietà antiossidante e per la presenza di altre componenti.

Il cactus, origini e proprietà terapeutiche

Con cactus ci riferiamo a tutte quelle piante che fanno parte della famiglia delle Cactaceae. I cactus sono detti anche piante succulente o piante grasse per la capacità di trattenere una grande quantità di acqua, necessaria per sopravvivere anche per lunghi periodi di siccità. Queste piante sono originarie infatti dei deserti aridi del Messico e di varie zone del Sud America, dove sono presenti più di mille specie differenti. Le loro proprietà benefiche e curative erano già conosciute dai Nativi Americani, i quli le adoperavano per la preparazione di conserve, sciroppi e bevande fermentate che costituivano la cura per diversi mali e il rimedio contro gli infortuni durante vari riti propriziatori.

Come riportato in numerosi resoconti di viaggio, da parte di missionari, avventurieri, naturalisti e colonizzatori del passato, ferite del fisico e dello spirito e certe malattie avevano come unico rimedio l’uso di preparati a base di piante grasse. Ad esempio il peyote, un tipo particolare di cactus tipico della regione settentrionale del Messico, non veniva utilizzato solamente per i suoi effetti allucinogeni, che consentivano i cosiddetti viaggi astrali verso gli antenati, ma veniva impiegato anche come analgesico e anti-reumatico.

L’aglio, un antibiotico naturale

I bulbi e gli spicchi dell’aglio, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, sono talmente utilizzati nelle nostre cucine da dimenticare che una delle proprietà che maggiormente caratterizza questa pianta, oltre ad insaporire i cibi, è la virtù terapeutica di formidabile antisettico. Fin dai tempi più remoti, la pianta dall’odore penetrante veniva infatti apprezzata per le sue capacità medicinali e vietata nei monasteri perchè considerata afrodisiaca. L’aglio, d’altra parte, veniva utilizzato già dagli egizi, secoli prima la nascita di Cristo, come antiparassitario e antibiotico e costituisce oggi uno dei rimedi più conosciuti e usati nella medicina popolare.

I più importanti principi attivi dell’aglio sono la allicina e la tioallile, responsabili dell’odore forte e pungente; contiene inoltre vitamine, minerali, carboidrati, aminoacidi, acidi grassi, steroli, flavonoidi, antocianine, nucleosidi e spstanze solforate.

Lo zenzero, usi medicinali

Zenzero è il nome italiano del Zingiber Officinale, una pianta erbacea della famiglia delle Zingiberaceae, originaria dell’Asia Orientale. In questo articolo ci occuperemo delle sue numerose virtù salutari, nonchè del suo utilizzo nella medicina popolare.

Nella medicina ufficiale lo zenzero è considerato un buon stimolante e carminativo, usato frequentemente per curare dispepsia e coliche. Studi recenti hanno dimostrato la sua efficacia nel trattamento di reumatismi grazie alla sua azione revulsiva nelle applicazioni esterne. La radice dello Zenzero agisce efficacemente su tutto l’apparato digerente, soprattutto nei casi di inappetenza, flautolenza e gonfiore intestinale. Inoltre lo zenzero siè dimostrato utile per alleviare la nausea causata dal mal di mare, dalla gravidanza e dalla chemioterapia.

L’arancio amaro, un semplice rimedio curativo

Per la cura dei nostri malesseri non sempre è necessaria l’assunzione di farmaci; spesso possiamo utilizzare i principi naturali delle piante più comuni delle quali non conosciamo le numerose proprietà benefiche all’organismo e che risultano particolarmente efficaci nella preparazione di cure dolci e omeopatiche. Un esempio emblematico è quello dell’arancio amaro, a noi particolarmente familiare.

L’arancio amaro, conosciuto in botanica come Melangolo, appartiene alla famiglia delle Rutaceae e si presenta come un albero dai rami spinosi, foglie ovali e lucenti, fiori bianchi e odorosi (zagara) e frutti rosso-arancio dal succo amaro. Anche se siamo abituati a utilizzare la varietà Citrus Vulgaris dell’arancio, riconoscibile dal ftutto dolce e succoso, impiegato nell’industria alimentare per la preparazione di marmellate, frutta candita, liquori e amari, in erboristeria e cosmesi è impiegata maggiormente la varietà dell’arancio amaro per le sue numerose proprietà curative.

Piante officinali: la Matricaria recutita

La Matricaria recutita, meglio conosciuta come Camomilla, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Europa e dell’Asia, molto coltivata alle nostre latitudini sia come ornamentale che come erba officinale. E’ caratterizzata da fusti sottili, che possono raggiungere gli 80 centimetri di altezza, e da foglie lanceolate di colore verde più o meno scuro. I fiori sono riuniti in capolini con petali bianchi piegati verso l’esterno e parte centrale gialla.

E’ una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo in pianura ed in collina, dove tenderà a comportarsi come infestante. Questo però non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, nella decorazione di bordure ed aiuole o come pianta da utilizzare a scopo officinale. I capolini della Matricaria recutita, infatti, opportunamente essiccati e conservati, hanno proprietà febbrifughe, antinfiammatorie, antispasmodiche, sudorifere ed antisettiche. In passato la Camomilla veniva utilizzata anche per la cura delle malattie legate agli organi genitali femminili.

L’ortica: da urticante a emolliente

Siamo tutti a conoscenza dell’effetto urticante provocato dal contatto con l’ortica comune (famiglia delle Urticaceae), che cresce spontaneamente dappertutto nei luoghi umidi, specialmente vicino alle zone abitate. Ciò che forse molti di noi non sanno è che questa pianta possiede in realtà, oltre alla fastidiosa capacità di irritare la pelle, numerose proprietà e benefici.

L’ortica è una pianta perenne ricoperta, sia nei fusti che nelle foglie, dai ben noti peli urticanti che, oltre a provocare la fastidiosa reazione cutanea, contengono istamina (1%) e acetilcolina (0,2%-1%), sostanze prodotte anche dal nostro organismo, che si attivano come trasmettitori degli impulsi nervosi del sistema neurovegetativo favorendo l’apparato circolatorio e l’apparato digestivo.

Fiori di Bach, Cicoria

Nella floriterapia con i fiori di Bach, la cicoria (Cichorium intybus) è indicata per le persone possessive, egoiste, ipercrtiche che amano l’altro in maniera soffocante e tentano di controllarlo accusadolo continuamente di essere ingrato. Il tipo Chicory tenta costantemente di manipolare coloro che gli stanno vicini sommergendoli di consigli, talora anche cercando di orientarne le scelte.

Allo stesso tempo, si tratta di persone che hanno un disperato bisogno d’amore e si prendono amorevolmente cura degli altri al solo scopo di vedersi contraccambiati e ottenere riconoscenza.

Fiori di Bach, il Pioppo tremulo

Il pioppo (Populus tremula), Aspen nella terminolgia dei fiori di Bach, è indicato per tutte quelle persone dotate di grande sensibilità che tendono a nutrire paure immotivate. I loro timori si rivolgono a entità vaghe e le loro preoccupazioni sono orientate verso problemi che neppure esistono, il tipo aspen vive infatti nel timore costante di imminente catastrofe.

Allo stesso tempo si tratta di persone che si lasciano toccare molto facilmente dai problemi altrui, vivendoli spesso come propri. Tutto questo può generare ansia, fobia sociale, balbuzie, paura di viaggiare. Il rimedio aspen aiuta a diventare più coraggiosi e a fare di questa estrema sensibilità un punto di forza.

Piante medicinali, l’elenco

Le piante medicinali sono amiche del nostro benessere. A riconoscerlo è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, che definisce tali tutti gli organismi vegetali che contengono in uno o più organi sostanze utilizzabili a fini terapeutici o “precursori di emisintesi chemio-farmaceutiche”. La fitoterapia, ovvero l’utilizzo di piante e/o dei loro estratti a scopi curativi e/o preventivi, è d’altra parte una pratica antichissima e rappresenta di fatto il primo abbozzo di terapia medica tentato dall’uomo in ogni tempo e in ogni cultura.

Per questo motivo noi di Pollicegreen ci siamo occupati spesso dell’argomento, presentandovi le caratteristiche botaniche e le indicazioni terapeutiche di un buon numero di piante officinali. Oggi vi presentiamo un elenco di tutte le piante medicinali delle quali ci siamo occupati fino ad oggi. Elenco, vi promettiamo, destinato ad allungarsi.

Rosa canina, proprietà

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della Rosa canina, una rosa selvatica tra le più diffuse nel nostro Paese; dopo avervi descritto le sue caratteristiche botaniche e come coltivarla al meglio, oggi vi illustreremo le sue proprietà fitoterapiche.

La Rosa canina, infatti, possiede diverse proprietà benefiche e per questo è molto utilizzata sia in fitoterapia che in erboristeria, oltre ad essere usata anche dall’industria cosmetica e da quella alimentare; la Rosa canina, infatti, possiede diverse principi attivi che la rendono un’autentica miniere di benessere.

La caratteristica fitoterapica principale della Rosa canina è quella di essere particolarmente efficace nel rafforzare le difese immunitarie dell’organismo e quindi risulta l’ideale per curare le comuni infezioni stagionali, come ad esempio il raffreddore, tanto che tisane e decotti di Rosa canina vengono consigliati per combattere i sintomi da raffreddamento stagionali. Da Rosa canina possono essere utilizzate tutte le parti, e quindi le foglie, i fiori e, soprattutto i frutti cinorrodonti che vengono raccolti in autunno.

Erbe medicinali, centocchio comune

Il centocchio comune (nome scientifico Stellaria media), noto anche come paperina, è una pianta erbacea, biennale, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae che conta un centinaio di specie ed è diffusa in tutte le zone temperate. Il centocchio è una pianta di dimensioni modeste a portamento prostrato caratterizzata da fitte ramificazioni che non superano i 50 cm di lunghezza; le foglie sono ovali e i piccoli fiori, di colore bianco, hanno forma stellata. Questi ultimi permangono sulla pianta tutto l’annno e si chiudono all’arrivo della pioggia e durante la notte per schiudersi al mattino.

Fiori di Bach, Vitalba

Nella terapia con i fiori di Bach, Clematis è indicato per coloro che “vivono nel mondo dei sogni” ed hanno una tendenza sin troppo spiccata a fantasticare sul futuro. Il tipo Clematis ha costantemente la testa tra le nuvole ed è poco concentrato, smemorato; questo può causargli disagi quali difficoltà di apprendimento, tendenza a incorrere in piccoli incidenti e a smarrire ciò che gli appartiene.

Il tipo Clematis vive proiettato in un futuro che immagina migliore del presente e nel quale crede di poter vedere finalmente realizzate le proprie aspirazioni che tuttavia non si sforza di concretizzare. Si tratta di persone speso tristi e stanche poichè questo loro incessante fantasticare le sfianca. D’altra parte si tratta di individui incapaci di godere appieno delle relazioni attuali (d’amore o di amicizia) e di ascoltare gli altri. Fuggono ai problemi rifugiandosi nel loro mondo fantastico.