Coltivare lo zafferano per usarlo in cucina

Lo zafferano può essere coltivato nel vostro piccolo orto per poi usarlo in cucina come spezia preziosa. La sua coltivazione è piuttosto semplice, anche perché il clima italiano è perfetto per questa pianta, specialmente al Sud.

zafferano

Bisogna coltivare il bulbo del crocus sativus per ottenere lo zafferano, che prima doveva essere importato perché la sua coltivazione era un segreto e il suo prezzo ancor più elevato. Si coltiva il bulbo perché il fiore è sterile.

Coltivazione e uso

Iniziate da pochi bulbi, che resistono bene sia al freddo che al calco, alla siccità e alle escursioni termiche. L’importante è avere un terreno asciutto, possibilmente argilloso, con un ottimo drenaggio. I bulbi da comprare devono essere di almeno 2 cm, ben asciutti e senza marciume. Ogni bulbo può arrivare a costare 60 centesimi, e durano un anno.

Piantateli nel terreno ad agosto, mettendoli a 10 cm sotto la superficie. Distanziate ogni bulbo di 10 cm l’uno dall’altro e fate due o quattro file. Eliminate sempre le erbacce e lasciatelo crescere senza altri interventi. Annaffiatelo leggermente a settembre e ottobre e poi a marzo, ma non se piove. Fate attenzione alle lumache, che sono ghiotte del fiore, agli elateridi e ai nematodi. Anche i topi possono mangiare il bulbo, mentre le lepri si nutrono delle foglie. Gli animali più temibili sono anche quelli meno comuni come gli istrici e i cinghiali.

Tra le malattie che possono colpire lo zafferano c’è il fusarium, un fungo che da luogo al marciume e va combattuto con l’ossicloruro di rame in fase di prevenzione. Se il bulbo è già infetto va eliminato per non contagiare le altre piante.

Una delle controindicazioni nella coltivazione dello zafferano è la rotazione culturale. Nello stesso terreno è infatti sconsigliata la coltivazione entro 6 anni dall’ultima della stessa pianta. Lo zafferano va raccolto prima della schiusa del fiore, che deve essere prelevato chiuso e per intero.

Una volta portato in casa va mondato su un tavolo, eliminando i petali e il polline. La parte che ci interessa sono i pistilli, ovvero i tre filini rossi all’interno, che poi dovremo essiccare.

Per essiccare lo zafferano può essere usato il forno ventilato, ponendo i pistilli sulla carta da forno.

Lo zafferano va poi lasciato in vasetti di vetro e può essere usato nel giro di qualche anno.

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