zafferano

Coltivare lo zafferano per usarlo in cucina

Una volta portato in casa va mondato su un tavolo, eliminando i petali e il polline. La parte che ci interessa sono i pistilli, ovvero i tre filini rossi all’interno, che poi dovremo essiccare.

messa a dimora zafferano

La messa a dimora dello zafferano

Lo zafferano è una bulbosa che sta appassionando sempre di più gli italiani. Nonostante la sua coltivazione sia tipica di alcune zone della penisola sempre più persone vogliono provare a lavorare su di lei. Per poterlo fare bisogna prima partire dalla giusta messa a dimora.

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4 consigli coltivare zafferano

4 consigli per coltivare lo zafferano

4 consigli per coltivare lo zafferano: questa volta vogliamo alzare e di molto la qualità del vostro lavoro. Questa pianta è tutt’altro che semplice da maneggiare, ma pensiamo che con il dovuto impegno  e con perseveranza sia possibile ottenere buoni risultati.

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Zafferano autunnale per colorare i giardini

Lo zafferano autunnale è una pianta erbacea perenne con bulbo globoso. Fiorisce da ottobre a dicembre ed è davvero molto bello e delicato. I suoi petali sono violetti con venature scuri. Il termine scientifico è Crocus longiflorus e fa parte della famiglia delle Iridaceae.

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crocus sativus fioritura autunnale

Crocus sativus, fioritura autunnale

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Il Crocus sativus, meglio conosciuto come Zafferano, è una pianta bulbosa perenne appartenente alla famiglia delle Iridacee ed originaria dell’Europa e del continente asiatico, ma ormai piuttosto diffusa in tutte le zone a clima temperato del Pianeta. Si tratta di una pianta costituita da fusti sottili, lunghi solo qualche centimetro.

significato fiori crocus croco

Significato dei fiori: il crocus o croco

significato fiori crocus crocoOggi nel nostro consueto appuntamento del lunedì con il significato dei fiori, parleremo del crocus o croco. Un fiore davvero straordinario nel suo aspetto, facile da amare e particolarmente grazioso alla vista. Ed in una sua variante è decisamente un toccasana per i nostri palati, giacché si tratta del fiore dal quale si ricava lo zafferano.

Le erbe digestive

Erbe digestive

Pranzi, cene e cenoni hanno messo a dura prova il vostro stomaco ed il vostro intestino nel periodo natalizio? Vi siete abbuffati a più non posso ed ora vi sentite gonfi e stanchi? E allora è il caso di porre rimedio al problema, cercando di digerire i “mattoni” che sono entrati nel nostro stomaco, per poi farci trovare pronti all'abbuffata del cenone di Capodanno. Come fare? Utilizzando delle erbe che favoriscono la digestione e depurano l'organismo.

Di erbe digestive ne esistono a decine, ma in queste poche righe cercheremo di concentrarci sulle più comuni con la promessa di tornare sull'argomento in un capitolo successivo. Ricordiamo comunque che è controproducente affidarsi alla terapia fai da te e che prima di qualunque mossa in questo senso è sempre opportuno consultare il medico, il farmacista o un esperto in erboristeria.

Piante aromatiche: lo zafferano

Sicuramente tutti conoscerete lo zafferano, una deliziosa spezia usata in cucina per arricchire primi e secondi piatti, ma forse non tutti sapete da quale piante viene estratta; ebbene, la pianta dello zafferano è il Crocus sativus, una pianta erbacea bulbosa appartenente alla famiglia delle Iridaceae, originaria dell’Asia occidentale, ma diffusa spontaneamente nei Paesi del bacino orientale del Mediterraneo.

Il Crocus sativus è caratterizzato da lunghe foglie, raccolte in ciuffi, di colore verde scuro e dai fiori violacei che appaiono in autunno e dai quali vengono raccolti gli stimmi arancioni dai quali si ottiene, appunto, lo zafferano.

La raccolta degli stimmi avviene la mattina presto, rigorosamente a mano e, una volta colti, i fiori vengono liberati dalla spata bianca e gli stimmi vengono fatti essiccare su alcuni stracci di tela con braci di carbone. Per ottenere un chilo di zafferano sono necessari circa 120.000 fiori dai quali vanno prelevati gli stimmi e fatti essiccare, e questo spiega il prezzo molto elevato della spezia.

Le erbe aromatiche di Ottobre

erbe aromatiche

Le erbe e gli aromi che utilizziamo in cucina per le nostre pietanze provengono da vere e proprie piante dall’aspetto molto  particolare,  scopriamo insieme quelle che fioriscono in questo periodo.

IL CROCO
Dal bulbo di una particolare specie di Croco (Sativus) sbocciano dei fiori lillà e profumati, dai quali si ricava lo zafferano, una delle sostanze aromatiche e coloranti più note e diffuse in gastronomia. Lo zafferano si ricava dall’essiccamento degli stimmi rosso-arancio del croco suddetto, stimmi coperti della nota polvere.

Si coltiva con facilità, come le altre bulbose a fioritura autunnale, ossia interrandole verso la fine agosto, in terra soffice e un po’ sabbiosa, ben concimata. I bulbi dei crochi da cui si estrae lo zafferano si coltivano industrialmente soprattutto in Puglia e Calabria; per avere un etto di zafferano occorrono gli stimmi di ben 20.000 fiori; attualmente, gran parte dello zafferano posto in vendita è di origine sintetica.

Come dicevo prima, lo zafferano, serve a colorare risotti, dolci o altre vivande e trova impiego nei liquori o nella preparazione di vivande da conservare sott’olio.