Fiori, come ricavarne gli oli essenziali

Dai fiori si possono ottenere molte cose. Tra di esse vi sono gli olii essenziali, utilizzabili per comporre i profumi e qualsiasi altro cosmetico dotato di un odore gradevole. Sono diverse le tecniche applicabili per ottenere questi oli: alcune in particolare sono facilmente riproducibili anche in casa, per conto proprio, in modo autonomo. Scopriamo insieme le principali.

La prima, la più antica è quella chiamata dell’enfleurage. Si tratta di un procedimento molto antico e dispendioso e per questo quasi completamente abbandonato. Esso viene tuttora utilizzato per estrarre l’essenza dei fiori molto fragili, quali i fiori d’arancio, la tuberosa ed il gelsomino. In questa tecnica i petali, che vengono raccolti a mano, vengono disposti su una lastra di vetro cosparsa di grasso e legata ad un telaio di legno. Dopo un periodo di tempo che parte dalle 24 ore e che può arrivare fino alle 72, i petali vengono rimossi.  Si tratta di una operazione che viene ripetuta molte volte fino a che questa sostanza non risulta satura dell’essenza del fiore.  La “pomata” ottenuta viene raccolta e “lavata” con alcol etilico, affinché l’essenza ne esca completamente pulita.

Vi è poi la spremitura, riservata agli agrumi. Le scorze vengono riunite in torchi che le pressano fino a far fuoriuscire l’olio essenziale.

Altra tecnica comunemente utilizzata è quella dell’estrazione con solventi volatili. I fiori e gli altri materiali, sia freschi che secchi vengono posti in un contenitore e lavati con solventi volatili. Questa tipologia di composto chimico, assorbe l’aroma e crea una cera, chiamata “concreta”. Quest’ultima, come nell’enfleurage, una volta trattata con l’alcol, darà l’olio essenziale, che maggiormente purificato consentirà di ottenere l’assoluta, ovvero la fragranza pura.

Tra i metodi più diffusi, vi è sicuramente quello della distillazione a vapore: si tratta della metodologia più antica, tuttora destinata alla maggior parte delle piante aromatiche, ma anche alle riesine, ai fiori, ed alle radici.  Prima di tutto si lava accuratamente la materia prima dal quale l’olio delle essere estratto. Dopodichè viene immersa in un contenitore pieno di acqua pari a 5 volte il loro peso. Si porta ad ebollizione il tutto. L’acqua si trasforma ovviamente in vapore, carico di olio essenziale. Il vapore passa attraverso un lungo tubo di cuoio a serpentina che attraversa una vasca di acqua fredda. All’uscita il tutto viene raccolto in un vaso, dove grazie alla differenza di densità l’olio essenziale si separa dall’acqua.

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