I giardini di Emily Dickinson

Non c’è nulla di più caratteristico della ricostruzione di un’ecosistema antico. E questo ce lo dimostra ciò che sta avvenendo in New England, con i giardini di Emily Dickinson, curati con amore e pazienza da coloro che gestiscono il museo sulla scrittrice.

fritillarie

Nella sua serra di Homstead, presso la casa di Amherst in New England, Emily Dickinson dava libero sfogo alla sua passione per piante e fiori. Non è una novità per gli estimatori della scrittrice la forza con la quale si prendeva cura di alberi e fiori ogni giorno, traendo tra le altre cose la sua ispirazione. La curatrice del museo dedicato alla scrittrice, Jane Wald, racconta spesso che per l’artista il suo spazio verde era  un “laboratorio poetico”. E’ per questo motivo che lei ed altre persone stanno lavorando per riportare in auge il giardino e la serra della Dickinson: recuperare frutti antichi e fiori di spessore viene considerato un tributo importante. Sono diversi gli esemplari che meritano attenzione: tra gli alberi da frutto sicuramente i meli “malus Baldwin” e “Westfield Seek-No-Further ed il pero “Winter Nelis”, i preferiti dalla scrittrice.

La cosa più interessante è che si sta scavando accanto alla casa per recuperare i vecchi semi dal terreno, in modo da ripopolare il giardino con gli stessi fiori (letteralmente) che venivano coltivati da Emily Dickinson. E in questo caso parliamo di una lunga serie di esemplari davvero interessanti:

  • rose
  • gigli
  • garofanini
  • narcisi
  • fritillarie
  • malvoni
  • anemoni
  • piselli odorosi
  • dalie
  • aster
  • digitali
  • salvie
  • melograni.

Sono tra l’altro questi alcuni fiori con i quali la scrittrice ha composto il suo erbario, conservato ora nella Biblioteca di Harvard.

Photo Credits | Kristo Robert / Shutterstock.com

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