L’asimina triloba: tutte le caratteristiche di questa pianta

Fiore
Fiore dell’asimina triloba

L’asimina triloba, è una pianta che ha origini in America del Nord, che con il tempo si è diffusa anche in Europa. Le sue caratteristiche erano conosciute dai coloni spagnoli e portoghesi, che la battezzarono con il nome di Paw Paw, perché i suoi frutti hanno una somiglianza con i frutti della pianta di papaya. Successivamente, suddetta pianta si diffuse anche oltreoceano, e venne chiamata “banano di montagna” per la dolcezza dei suoi frutti e per la resistenza della pianta stessa alle basse temperature.

 

L’asimina triloba, è una pianta dalle particolari caratteristiche:

Le sue radici sono a fittone con poche diramazioni e sono delicate per cui è necessario prestare attenzione al momento della messa a dimora e a quando la pianta viene poi trapiantata. Il fusto è di un legno morbido, mentre le foglie sono molto ampie ricoperte di una leggera peluria, di un verde chiaro e forma ovale. L’asimina triloba è una pianta che raggiunge -in media- i tre metri di altezza, ma in alcuni casi può arrivare anche ai dieci metri. I fiori sono molto piccoli e quando sbocciano, solitamente in primavera-estate, si aprono. La caratteristica di questi fiori è che hanno un aspetto molto particolare: sono carnosi e di un rosso intenso ed hanno sei petali.

 

Ogni fiore dell’asimina triloba, può produrre tre o quattro frutti: questi sono dolcissimi e profumatissimi, e maturano in estate. Solitamente la pianta ha bisogno di tre anni almeno per poter iniziare il suo ciclo di produzione: la parte esterna del frutto, è una buccia di colore verde, mentre la polpa è di un giallo acceso; il sapore è molto dolce e assomiglia a quello delle banane ed anche per questo la pianta viene anche apostrofata come “banano di montagna”.

La coltivazione dell’asimina triloba, va effettuata alle basse temperature: è questa una pianta molto resistente al freddo, mentre risulta essere poco tollerante rispetto all’esposizione al sole. Va piantata nelle zone ombreggiate, o in zone fredde, dove la coltivazione è più favorevole allo sviluppo e alla crescita della pianta.

 

Per quanto concerne l’irrigazione, è necessaria una sola innaffiatura a settimana se la pianta si trova in una zona calda; do contro, si dovrà valutare l’abbondanza delle precipitazioni e il terreno; per favorire l’assorbimento dell’acqua, è preferibile utilizzare della paglia, effettuando la tecnica della pacciamatura. Questa pianta non ha un buono sviluppo se piantata in vaso, per cui, è sempre consigliabile un terreno aperto. Non è una pianta che necessita di cure particolari, per cui, è possibile coltivarla anche in giardino.

Lascia un commento