Afidi, le diverse specie

Degli afidi, meglio noti con il nome di pidocchi delle piante, vi abbiamo giร  parlato in diverse occasioni. Sapete quindi che si tratta di insetti che causano danni alle piante, sia erbacee che arbustive, succhiandone la linfa e favorendo l’insorgenza di malattie virali. Purtroppo vivono raggruppati in nutrite colonie e la loro presenza si rende manifesta attraverso la comparsa di una patina biancastra e appiccicosa (la melata) sulla quale si possono sviluppare le fumaggini (che poi non sono altro che funghi).

Quello che non vi abbiamo ancora detto รจ che esistono diverse specie di afidi, alcune delle quali prediligono particolari tipi di piante. Vediamoli:

Afide della radice

L’afide della radice vive, come ci suggerisce il nome, sulle radici di carciofi, fagioli, lattughe e cosรฌ via. E’ di colore bianco-giallognolo e il suo attacco provoca ingiallimento e avvizzimento delle foglie nonchรจ il deperimento progressivo dell’intera pianta.

Piante autunnali: la Parrotia persica

La Parrotia persica รจ una splendida pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Hamamelidacee ed originaria dell’Asia centrale, molto apprezzata alle nostre latitudini sia per la resistenza alle basse temperature che la colorazione particolare che assume durante la stagione autunnale. E’ caratterizzata da un fusto che generalmente raggiunge i sei metri di altezza, benchรฉ esistano degli esemplari che si innalzano fino ai 10 metri.

Le foglie sono ovali e leggermente dentate, con colorazioni che nella stagione autunnale raggiungono il meglio della bellezza, passando dal violaceo allo scarlatto, dal giallo all’arancio al rosso. I fiori sono meno significativi dal punto di vista ornamentale e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi lasciare il posto ai frutti, costituiti da capsule ovali. Come detto in precedenza, la Parrotia persica riesce a resistere anche a temperature inferiori allo zero ed รจ per questo che puรฒ essere coltivata direttamente in piena terra. Ciรฒ non significa perรฒ che non possa essere allevata in vaso, dove assumerร  dimensioni piรน contenute, mantenendo la stessa spettacolare bellezza.

Arbusti ornamentali: la Caesalpinia gilliesii

La Caesalpinia gilliesii, o Ponciana gilliesii, รจ un arbusto molto decorativo a foglia caduca appartenente alla famiglia delle Leguminose, originario delle isole Barbados, ma molto diffuso nei Paesi anglosassoni nei quali viene chiamato โ€œbird of paradiseโ€, ovvero โ€œuccello del paradisoโ€; tuttavia, nelle regioni a clima mite dellโ€™Italia puรฒ essere coltivato senza problemi.

La Caesalpinia gilliesii รจ un arbusto di medie dimensioni che puรฒ raggiungere i quattro o cinque metri di altezza, possiede un portamento eretto e deliziosi fiori molto decorativi di colore giallo con un ciuffo di stami rossi che compaiono in estate.

La Caesalpinia gilliesii puรฒ essere seminata in qualsiasi periodo dellโ€™anno, tuttavia, dalla fine di ottobre a quella di dicembre รจ il momento ideale per metterla a dimora; vediamo, quindi, quali sono le sue caratteristiche di coltivazione.

Piante officinali: la Carlina acaulis

La Carlina acaulis (detta anche Camaleone o Cardone) รจ una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Europa centrale, molto diffusa allo stato spontaneo nelle regioni montane del Vecchio Continente. E’ caratterizzata da un rizoma di notevoli dimensioni e da un fusto che difficilmente supera i 10 centimetri di altezza. Le foglie sono di colore vere scuro, ricoperte di peluria ed attraversate da nervature molto evidenti. I fiori sono grandi, solitari, di colore bianco e fanno al propria comparsa nella stagione primaverile, per poi restare a lungo sui fusti.

Come detto, vive per lo piรน allo stato spontaneo, ma ciรฒ non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, sia come pianta ornamentale (di scarso interesse) che come pianta officinale. La Carlina acaulis, infatti, รจ infatti utilizzata per le sue proprietร  cicatrizzanti, diuretiche, detergenti, toniche, digestive e sudorifere.

Mandarini, le varietร  principali

Il mandarino (Citrus reticulata) รจ un albero da frutto appartenente al genere citrus della famiglia delle Rutaceae. Con lo stesso nome si indicano i suoi frutti, definiti in botanica “esperidio”. Questi sono dotati di una buccia sottile, di colore arancione, e vengono largamente impiegati a scopi alimentari grazie al loro sapore dolce, solo leggermente acidulo, che li rende particolarmente apprezzati soprattutto consumati freschi.ย 

In realtร , sotto il nome di mandarini vanno sia i mandarini “comuni” che gli ibridi da questi derivati quali i mandaranci, noti anche con il nome di clementine, i tangeli (derivati dall’incrocio tra mandarini e pompelmi), i satsuma, i tangerini e cosรฌ via. La varietร  di mandarino maggiormente diffusa in Italia รจ l’avana (o mandarino comune) che da i suoi piccoli frutti, ricchi di semi, da novembre a gennaio ma risulta molto apprezzato anche il cosiddetto tardivo di Ciaculli (la localitร  del palermitano ove si concentra la sua produzione), varietร  dal gusto particolarmente dolce che da i propri frutti da febbraio ad aprile inoltrato.

Agrumi, le specie piรน strane

Tra i tanti agrumi che possiamo trovare in questa stagione sui banchi del mercato, ve ne sono alcuni molto particolari che potrebbero finire nella nostra busta della spesa, dei quali non conosciamo neanche il nome. In queste poche righe vi proporremo le varietร  piรน strane degli agrumi di stagione, con tanto di gallery finale, in modo che possiate apprezzare anche a livello visivo la bontร  di tali frutti.

Cominciamo da quello che vedete nell’immagine in alto, il Pummelo (detto anche Pomelo, Citrus grandis, Osbeck e Citrus maxima), coltivato per lo piรน nelle regioni meridionali della Cina, ma presente anche in Italia nelle zone a clima temperato. Puรฒ raggiungere i sei metri di altezza e presenta una forma per lo piรน disordinata, con foglie ovali di colore verde scuro e grandi fiori bianchi, che fanno la propria comparsa nella tarda primavera. I frutti sono di colore giallo, molto grandi rispetto agli altri agrumi, di sapore aspro o acidulo.

I fiori arcobaleno (gallery)

Durante le nostre visite dal fiorista ne abbiamo viste di tutti i colori, dalle rose blu ai gladioli azzurri, ma le foto che vi proponiamo di seguito superano qualunque immaginazione. In realtร  non stiamo raccontando niente di nuovo, visto che le immagini dei fiori arcobaleno proposte nella gallery che segue girano da qualche anno nella grande rete, ma ci faceva piacere regalarle agli amici di PolliceGreen per dimostrare fin dove puรฒ spingersi la fantasia umana.

Vi starete chiedendo come sia possibile “tingere” ogni petalo di una rosa, di un crisantemo, di una gerbera… di colori diversi. Purtroppo non รจ un’operazione che si puรฒ sperimentare in casa, visto che si tratta di un lungo lavoro sperimentato da esperti di botanica. Per ottenere tale effetto, occorre iniettare colori naturali in punti diversi dello stelo, in modo che producano l’effetto arcobaleno che potete ammirare nelle immagini. Godetevi la gallery!

Piante grasse: la Matucana

La Matucana รจ una pianta grassa appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria dell’America meridionale, la cui diffusione si รจ ormai estesa a tutte le zone temperate del Pianeta. E’ caratterizzata da una forma tondeggiante e colonnare, con spine fitte o rade, rigide o morbide, a seconda della varietร .

I fiori sono di forma tubulare, colorati di bianco, rosso, rosa o giallo, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva, per poi lasciare il posto a frutti contenenti semi fertili, da piantare nella primavera successiva. Non ha esigenze particolari riguardo alla coltivazione e puรฒ crescere senza problemi sia in casa che all’esterno delle mura domestiche (ammesso che la temperatura lo consenta), adattandosi alla decorazione dei giardini rocciosi.