Le piante grasse in terrazzo e giardino

Fiore di Opuntia littoralis

Appena ieri abbiamo visto come scegliere e collocare le piante grasse in appartamento, oggi ci occuperemo invece, come anticipato, delle piante grasse in ambienti esterni, ovverro giardini e terrazzi.

Piante grasse in terrazzo

Anche per la scelta e la collocazione delle piante grasse in terrazzo si dovrà tenere conto dello spazio di cui si dispone anche se personalmente sconsiglierei a chiunque, a meno di non disporre di angoli molto appartati, la coltivazione di Agavi e Opuntie di grandi dimensioni in questo tipo di ambiente. Meglio orientarsi su specie di medie dimensioni come l’Aeonium o di piccole dimensioni come Mammillaria, Haworthia e Gasteria. Ricordate però che molte piante grasse per sopravvivere devono rimanere in ambienti in cui la temperatura non scenda mai al di sotto dei 5 C°, mentre la fioritura abbondante è assicurata da una temperatura costantemente compresa fra 10 e 12 C°. Se il vostro terrazzo è esposto a sud durante l’inverno potreste coprire le piante con dei teli di plastica.

Le piante adatte all’ufficio

piante da ufficio

Molti di noi passano in ufficio gran parte della propria giornata e quindi è normale volerlo rendere un luogo confortevole e non solo un posto di lavoro; cosa c’è meglio delle piante per personalizzare un ambiente che sprizza formalità da tutti i pori? Avere una pianta in ufficio ha molteplici vantaggi; innanzi tutto rende il vostro spazio più personale e meno anonimo e poi migliora l’aria che respirate con notevoli benefici in termini di salute e quindi di resistenza allo stress.

Non tutte le piante, però, sono adatte a vivere in ambienti chiusi come quelli dell’ufficio, in quanto devono essere in grado di sopportare la presenza costante di luci artificiali, pc, fotocopiatrici e stampanti sempre accesi. Le specie che si adattano meglio a vivere in ufficio sono la felce di Boston, il ficus, la gardenia, le piante grasse, la Pachira e la Kentia.

Le piante più facili da coltivare sono sicuramente le piante grasse in quanto richiedono minori cure, mentre quella più impegnativa tra quelle presenti nell’elenco è sicuramente il Ficus Benjamina, che poi è anche la pianta più diffusa negli uffici.

Il genere Hebe

Al genere Hebe appartengono diverse specie di arbusti sempreverdi di

Le piante grasse in appartamento

piante grasse da appartamento

Grazie alla grande variabilità di forme, colori e dimensioni le piante grasse trovano collocazione in ogni ambiente: casa, giardino, balcone e terrazzo. Naturalmente la scelta delle specie dovrà variare in funzione delle caratteristiche di luce, temperatura e umidità di ciascuno di questi ambienti e il modo in cui verranno posizionate dovrà tenere conto dell’aspetto della pianta in modo che abbia il maggiore risalto possibile anche dal punto di vista estetico. Oggi vedremo come scegliere e collocare le piante grasse da coltivare in appartamento, in seguito invece ci occuperemo di quelle per giardini e terrazzi.

Per prima cosa tenete conto degli spazi disponibili, dal momento che alcune piante grasse possono raggiungere dimensioni considerevoli anche quando coltivate in vaso, quindi scegliete le specie che maggiormente si adattano al vostro arredamento: se lo stile della casa è classico orientatevi su Haworthia, Crassula, Kalanchoe (molto simile a a una comune pianta fiorita), Mammillaria, Echinocactus e Notocactus. Se invece il vostro arredamento è moderno preferite piante grasse dal portamento slanciato come Cleistocactus e Pachycereus.

Quando è il momento di sostituire le piante in giardino?

quando sostituire piante

Nonostante io sia una persona che si affeziona alle proprie piante (ho un geranio vecchio quindici anni al quale ho persino dato un nome) e faccia sempre di tutto per assicurare loro una lunga vita, anche a quelle che è tradizione gettare dopo la fioritura, come le primulette, in questi giorni ho dovuto arrendermi, per la prima volta, davanti all’evidenza che prima o poi arriva il momento di sostituire le piante più vecchie e lasciare spazio a esemplari più giovani e belli abbandonando ogni tentativo di salvataggio.

Infatti ormai da molti mesi mi occupo, senza alcun risultatto, della cura delle mie begonie che appaiono sin dallo scorso inverno come rachitiche: una fioritura scarsissima, foglioline microscopiche e bruciacchiate, portamento sin troppo compatto. Ogni mio tentativo, potatura, concimazione, sostituzione del terriccio prima, rinvaso poi, si è rivelato del tutto inutile al punto che qualche giorno fa mentre le annaffiavo pensavo con grandissimo rammarico che non valgono più neppure l’acqua che consumo per tenerle in vita.

Le piante annuali e quelle biennali

piante annuali e biennali

Oltre alle piante perenni esistono anche le piante annuali e quelle biennali, che in genere vengono scelte per la coltivazione in vaso, sia perché sono facili da curare oltre economiche da acquistare. La maggior parte delle piante annuali o biennali vengono coltivate per le loro sontuose fioriture più che per le loro foglie, e possono avere un carattere cespuglioso, tappezzante, eretto, ricadente oppure rampicante.

La principale differenza tra le piante annuali e quelle biennali è la durata del loro ciclo di vita; le piante annuali vengono seminate, dopodiché fioriscono e muoiono nell’arco di un anno; le biennali, invece, dopo la semina, si sviluppano comunque nel primo anno, superano anche l’inverno e fioriscono  l’anno seguente prima di morire.

Molto spesso, però, le piante biennali vengono trattate come annuali in quanto è possibile acquistarle in vasetto, già sviluppate e pronte a fiorire e ad essere sostituite non appena finiscono il loro ciclo vitale.

Le piante rampicanti

piante rampicanti

Le piante rampicanti sono particolarmente utili in questo periodo in quanto, oltre a portare nel terrazzo una vegetazione molto rigogliosa, possono svolgere la funzione di protezione dei muri dal caldo e quindi rendere più fresca la casa. Vediamone, quindi, le caratteristiche principali.

Le piante rampicanti possono essere perenni, cioè che resistono anche durante l’inverno, oppure annuali, ovvero che muoiono ad autunno inoltrato; entrambe queste varietà hanno dei difetti: le prime crescono lentamente, le seconde devono essere messe a dimora ogni anno. Tuttavia tra le rampicanti annuali in grado di abbellire pergolati e muretti in breve tempo ci sono: la cobea, le campanelle, i nastrurzi, l’akebia quinata e i gelsomini di piccola taglia.

Affinché le piante rampicanti crescano bene è necessario sistemarle nella giusta esposizione; generalmente esse preferiscono le zone d’ombra in modo che, una volta cresciuti, i rami andranno spontaneamente verso il sole. Anche i supporti su cui fare arrampicare i rami hanno la loro importanza, e vanno scelti in base alla specie; quelle cosiddette autonome non hanno bisogni di supporti in quando si attaccano al muro con le radici aeree, le specie volubili crescono ritorcendosi su se stessi e quindi cercano dei sostegni come pali oppure fili; le specie allargate sono perfette per le spalliere, perché bastano quelle con guida per la crescita.