Palme, gli habitat

palme da cocco

Le palme appartengono al gruppo delle Monocotiledoni, delle piante cioè che hanno un portamento molto simile a quello degli alberi ma se ne distinguono per le caratteristiche del tronco. Proprio l’aspetto slanciato del tronco, insieme alle classiche foglie riunite a formare un’ampia corona terminale, conferisce loro un inestimabile valore ornamentale e le rendono molto amate da appassionati di giardinaggio e non.

Come forse già sapete la gran parte delle palme proviene dalle zone tropicali e sub-tropicali del pianeta mentre è piuttosto raro trovarle in zone dal clima freddo o, al contrario estremamente arido. Inoltre a fronte di un numero modesto di generi, le palme contano invece un grandissimo numero di specie, circa duemila delle quali vivono nelle foreste pluviali.

Le palme delle foreste pluviali sono in genere piante molto alte, dal fusto allungato, che spesso si ergono al di sopra del resto della vegetazione anche se alcune di esse crescono al di sotto di essa. Proprio queste ultime specie sono quelle che meglio si adattano alla coltivazione in appartamento o all’esterno in posizioni ombreggiate in zone in cui però il clima sufficientemente umido ne permetta la sopravvivenza.

Altre specie di palme sono invece originarie delle zone aride dei deserti dove crescono tutttavia solo in prossimità dell’acqua. Sono queste le classiche palme da oasi, le più diffuse alle nostre latitudini per la coltivazione in giardini e parchi e come arredo urbano.

Esistono poi delle palme che crescono spontaneamente su terreni sabbiosi, lungo i litorali e sono in grado di sopportare i forti venti e la salsedine; tra queste la palma da cocco (Cocos nucifera), perfetta per i giardini vicino al mare. Tutte le specie di palme presenti in Europa sono frutto di numerose importazioni, fatta eccezione per la palma nana (Chamaerops humilis), l’unica a crescere in modo spontaneo nel vecchio continente.

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