Come annuncitovi ieri oggi faremo una panoramica generale dei parassiti che infestano le nostre piante.
Molto spesso la causa dell’improvviso deperimento delle piante dipende dalla rapida propagazione di parassiti, di natura animale o vegetale.
Per facilitare il riconoscimento dei vari parassiti, ne elenchiamo le specie che colpiscono con maggior frequenza le piante ornamentali abbinando ai parassiti animali quelli vegetali, senza però trascurare altri animaletti dannosi, che pur non potendo essere considerati parassiti in senso assoluto costituiscono spesso un grave pericolo per determinate colture.
- Afidi: provocano la deformazione delle foglie e dei germogli; si eliminano con prodotti a base di isofan;
- anguillule o nematodi – vivono nel terreno e attaccano le giovani piante; si eliminano estirpando e bruciando le specie colpite e disinfettando la terra con prodotti a base di DBCP (nemagon);
- artropodi – tipo di animali che comprende numerosi parassiti; tra questi, molto diffuso è un aracnide, il temibile ragnetto rosso;
- ascomiceti – funghi parassiti responsabili di molte gravi malattie delle piante, fra cui: mal bianco, nebbia, muffa grigia, cancro, ticchiolatura, seccume;
- bruchi – così si chiamano gli insetti che rappresentano la fase intermedia fra l’uovo e la farfalla; si distruggono con antinarassitari a base di piretro o di lintox;
- chiocciole – come le lumache danneggiano
le giovani piante dell’orto e alcune specie ornamentali; si eliminano con esche avvelenate da spargere sul terreno la sera;
- cocciniglia – può essere di vario tipo (a scudetto, bianca, cotonosa ecc.) e si combatte con sistematiche irrorazioni di olio bianco emulsionabile;
- cuscuta – parassita vegetale sotto forma di pianticella a steli sottilissimi e giallastri che si avvinghia allo stelo di specie commestibili o da giardino, succhiando la linfa e facendo morire gli esemplari; le piante colpite devono essere strappate e bruciate, provvedendo anche a disinfettare il terreno per eliminare i semi della cuscuta;
- forbicine – distruggono la lamina fogliare di varie specie, soprattutto dalie e crisantemi, oltre a danneggiare diversi frutti; sì combattono con giresol, lindano o parathion;
- formiche – sono nocive anche perché spesso depongono le uova nella corteccia delle piante provocando la formazione di galle; si combattono con agrocid, citox, keniaton ecc;
- grillotalpa – durante la notte si nutre delle radici di molte specie; danneggia anche il tappeto verde; si elimina con l’impiego di vasi-esca a pareti lisce e verticali con acqua sul fondo;
- maggiolino – coleottero che attacca soprattutto le rose di color bianco o rosate; si elimina con la cattura diretta oppure con insetticidi contenenti arseniato di piombo;
- mosca – è di vario tipo (bianca, gialla, tessitrice, minatrice ecc); attacca molte specie fra cui le rose; intervenire con la cattura diretta, mentre la mosca depone le uova (spesso le depone nella corteccia) oppure con prodotti a base di piretro;
- puccinia – detta anche « ruggine », è una malattia molto grave e difficilmente curabile; è consigliabile richiedere sementi di specie immuni da tale malattia soprattutto quando si vogliono coltivare le « bocche di leone », piante che sono particolarmente disposte a contrarre questa temibile malattia;
- tentedrini – larve a forma di bruco che attaccano le foglie delle rose, di cui mangiano tutta la lamina fogliare lasciando solo le nervature; si combattono con polveri a base di gammesano;
- vischio – semiparassita vegetale che a lungo andare può danneggiare le piante ospitanti; è opportuno togliere i cespi recidendo con un coltello la sua « radice » detta « austorio » e disinfettare la ferita con una soluzione al 6% di acqua e solfato di ferro.