Le piante balsamiche

Tosse, naso chiuso, malattie da raffreddamento: i malanni tipici della stagione invernale stanno mettendo a letto una buona fetta di popolazione, complice l’abbassamento delle temperature ed il diffondersi di virus che girano indisturbati in questo periodo dell’anno. Mettersi a letto con la borsa dell’acqua calda potrebbe non bastare per guarire da tali malanni, così come non potrebbe essere sufficiente la sola medicina tradizionale. E allora perché non affiancare a quest’ultima l’utilizzo di piante balsamiche?

In natura esistono diverse piante con proprietà balsamiche, capaci cioè di difenderci dagli attacchi degli agenti atmosferici e di ripristinare il corretto funzionamento delle mucose, alleviando così i fastidi dovuti alla malattie da raffreddamento. Di seguito trovate una breve lista di piante balsamiche, così da pote scegliere quale scegliere per curare i vostri piccoli, grandi mali, fermo restando che in caso di patologie serie occorre rivolgersi al proprio medico di fiducia.

L’Abete bianco o rosso si utilizza in forma di decotto ed è particolarmente utile come espettorante in caso di tosse secca o grassa. Si raccolgono le gemme nella stagione invernale e poi si lasciano essiccare, per poi utilizzarle sia come decotto che nella preparazione di un bagno balsamico.

I frutti e le radici dell’Angelica selvatica possono essere utilizzati in forma di infuso o di decotto sempre per alleviare i fastidi della tosse e delle malattie da raffreddamento in generale. Si raccoglie nella stagione autunnale e si lascia poi essiccare al sole, prima di conservarla in contenitori di vetro.

Particolarmente indicato come espettorante e lenitivo è l’Eucalipto, le cui foglie si raccolgono all’inizio o alla fine dell’estate e si lasciano essiccare in un luogo ombreggiato. Durante l’inverno, poi, tali foglie si utilizzano in forma di infuso per eliminare il catarro o come crema da spalmare sul petto.

Le foglie del Mirto hanno la stessa funzione di quelle dell’Eucalipto e possono essere utilizzate anche per preparare dei bagni balsamici e rilassanti. Della Salvia – oltre alle foglie – vengono usate anche le sommità fiorite per preparare gustosi infusi da sorseggiare durante la stagione invernale, quando tosse e raffreddore rovinano la nostra quotidianità.

Infine il Timo, la pianta balsamica per eccellenza. I suoi fiori si raccolgono da maggio ad agosto e si lasciano essiccare all’ombra, per poi farne decotti o infusi utilissimi nella cura di tutte le malattie da raffreddamento.

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