La Puglia ed i fiori: luoghi da visitare

Proseguiamo il nostro viaggio lungo la penisola alla ricerca di luoghi di interesse florovivaistico da visitare nel corso delle nostre vacanze: quest’oggi andiamo in Puglia, regione dei tre mari. Parliamo di un vero e proprio paradiso turistico naturale, che non solo può contare su delle acque azzurre e limpide in grado di preservare la stupenda fauna marina di via del Mediterraneo ma anche di un paio di orto botanici davvero ben organizzati: quello di Bari e quello di Lecce. 

La Puglia è caratterizzata già di per sé da un territorio di stampo tipicamente mediterraneo di: grandi pianure, roccia scoscesa sul mare e tutta una serie di uliveti che la caratterizzano dal suo apice più a nord fino alla punta estrema del tacco dello stivale italiano. Già solo la particolare conformazione e specie di questo albero rappresenta un bene florovivaistico da gustare e del quale bearsi con gli occhi. Se a tutto ciò che poi aggiungiamo due luoghi, ben tenuti, come i giardini botanici presenti sul territorio, va da sé che questa regione può essere considerata ciò che di meglio l’Italia ha da  offrire a livello di intrattenimento “vegetale”.

Iniziamo parlando dell’orto botanico di Bari: si tratta di una struttura di recente costruzione avendo visto la luce solo nel 1955, in seguito alla dotazione ricevuta dalla facoltà di scienze di una villa indipendente alla periferia della città. Una costruzione alla quale erano annessi circa 5000 m² di terreno agricolo. L’occasione fu presa al volo dall’ateneo, che per più di un secolo aveva tentato di costruire, senza troppa fortuna, l’orto botanico all’interno della città. La “costruzione”, fino quel momento era stata costretta a spostarsi di luogo in luogo per via di decreti regi e problematiche di tipo economico e sociale.

Purtroppo, il terreno non eccessivamente ampio rispetto a quello richiesto da un normale orto botanico ha fatto sì che le piante non venissero divise secondo criteri fisionomici o ecologici. Sono stata al contrario create delle aiuole, ben nove, distribuite su due livelli divise da appena 2 m di altezza. Un lavoro simile fu fatto anche lungo i viali dove piante e fiori di ogni genere furono ordinate però secondo la propria provenienza.

Al suo interno possiamo imbatterci in numerose testimonianze di flora autoctona e esotica donata da diversi benefattori nel corso degli anni, ma di particolare importanza bellezza è l’erbario dove centinaia di erbe e fiori rari sono state seccate ed archiviate.

Spostandoci a Lecce al contrario, possiamo assistere ad una vera e propria coltivazione di specie floreali differenti, partendo dall’agave americana fino ad arrivare alle specie più comuni di achillea ed ai ranuncoli.

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