Cosa seminare a febbraio, l’aglio

In alcune regioni d’Italia l’Aglio (Allium sativum) è già pronto per essere raccolto e conservato, ma se vivete nelle zone costiere del centro-sud è questo il momento migliore per metterlo a dimora. E allora andiamo a vedere come procedere con l’impianto, in modo da poter avere una raccolta abbondante nella prossima estate.

Come seminare l’aglio

La prima operazione da fare è quella che riguarda la preparazione del terreno, che deve essere lavorato con la vanga nella parte superficiale. E’ importante in questa fase scegliere un terreno non troppo argilloso né eccessivamente acido, ma drenato al punto giusto, in modo che consenta il passaggio dell’acqua delle innaffiature, senza creare ristagni idrici.

A questo punto si scelgono i bulbilli da piantare, a seconda della varietà che si vuole ottenere. E’ consigliabile optare per bulbilli integri, sodi e con il tegumento ancora intatto. Per ottenere una buona riuscita nella coltivazione, si impiantano i bulbilli a cinque centimetri di profondità, facendo attenzione a mantenere l’apice rivolto verso l’alto. La distanza tra le file deve essere compresa tra i 20 ed i 30 centimetri, in modo che la pianta adulta abbia spazio sufficiente per allargarsi.

Le irrigazioni si rendono necessarie solo nell’ultimo periodo, quando i bulbi avranno quasi raggiunto la maturità. Non eccedere nelle irrigazioni ed intervenire solo in caso di prolungata siccità (generalmente l’aglio si accontenta dell’acqua piovana).

L’aglio piantato in febbraio va raccolto nella stagione estiva o comunque nel momento in cui le foglie cominciano ad ingiallire e a piegarsi verso il suolo. E’ consigliabile non anticipare i tempi di raccolta, perché i bulbi potrebbero seccarsi in modo anomalo e rendere difficoltosa la conservazione. D’altro canto, i bulbi raccolti tardivamente potrebbero annerirsi a causa dell’attacco di parassiti.

Una volta terminata la raccolta, il terreno va completamente liberato da eventuali residui e non riutilizzato per la stessa coltivazione per almeno quattro anni.

Lascia un commento