La riproduzione naturale delle piante è a rischio?

riproduzione naturale piante rischio

La riproduzione naturale delle piante è a rischio? Sembrerebbe proprio di sì. Ed il problema è molto più grave di ciò che sembri, perché la mancanza di impollinatori naturali come api, coccinelle e tanti altri insetti rischia di mettere a rischio anche le colture necessarie alla sopravvivenza.

E’ questo l’allarme lanciato sulla rivista Science da ben due studi: uno coordinato dal ricercatore argentino Lucas Garibaldi dell’università Nazionale di Rio Negro in San Carlos de Bariloche e dalla studiosa americana Laura Burkle della Washington University. Il fulcro della questione riguarda gli insetti selvatici e la loro capacità di provvedere al fabbisogno impollinatorio naturale. Le mosche, i coleotteri e le farfalle, che con il loro posarsi sui fiori favorivano l’impollinazione senza creare danno alle piante stanno scomparendo dagli ecosistemi nei quali erano diffusi, mettendo in pericolo le coltivazioni agricole.

Il problema nasce essenzialmente dall’unione di due fattori: la distruzione degli habitat naturali di riproduzione come foreste, boschi e prati (anche se gli stessi vengono poi destinati all’agricoltura  N.d.R.) sia dai cambiamenti climatici in atto da tempo in tutto il globo. Le api domestiche non bastano da sole a provvedere a questo fabbisogno naturale e pensare di integrare con quelle allevate non si è rivelata un’idea vincente: questo perché meno “preparate” in tale ruolo rispetto a quelle che nascono e crescono naturalmente in libertà. Gli insetti frutto di cattività possono rappresentare un supporto, ma mai essere sostitute di chi naturalmente stimola la produzione di fiori che finiscono poi per svilupparsi in frutti o semi.

La soluzione, secondo gli scienziati, consisterebbe nel riuscire a reintegrare insetti impollinatori selvatici applicando contestualmente il ripristino del loro habitat naturale, aiutando l’intero processo con un utilizzo generale dei pesticidi più accorto, al fine di eliminare i parassiti senza rinunciare ad insetti utili per le coltivazioni.  Si tratta di un “modus operandi da applicare in ogni continente: se vogliamo avere maggiore produzione, dobbiamo avere anche una più massiva presenza di insetti selvatici.

Photo Credit | Thnkstock

Lascia un commento