Russula o Colombina, attenzione alle specie tossiche

russula colombina

Ancora un capitolo di PolliceGreen dedicato al fantastico mondo dei funghi, per presentare stavolta la Russula o Colombina, una delle specie maggiormente diffusa nei nostri boschi. Si tratta di un fungo facilmente riconoscibile, per via delle caratteristiche che ne determinano l’aspetto, a partire dal cappello, largo fino a 12 centimetri e caratterizzato da colori che vanno dal giallognolo al verde oliva, dal violetto al rosso, a seconda della specie.

Le lamelle sono ben visibili, di colore bianco, così come il gambo, che risulta compatto, non fibroso e privo di volva. La Russula è un fungo commestibile, considerando che non esistono specie velenose mortali o specie che possono arrecare gravi danni all’organismo. Tuttavia, è facile imbattersi in specie tossiche, riconoscibili solitamente per il colore rosso-laccato del cappello. Tali specie possono provocare danni transitori per l’apparato digerente, dolori addominali e – talvolta – vomito.

COME RICONOSCERE LE SPECIE DI RUSSULA COMMESTIBILI. Generalmente per riconoscere una specie ottima da una tossica ci si affida al colore del cappello o all’assaggio “in loco”. Basta prelevare una piccola porzione del cappello o del gambo e poggiarla sulla lingua: se il sapore risulta acre, bruciante o simile a quello della candeggina, il fungo è tossico ed è quindi consigliabile evitarne la raccolta; se invece il sapore risulta dolce, è molto probabile che ci si trovi di fronte ad una russula commestibile. E’ comunque consigliabile non affidarsi a metodi empirici per valutare la bontà di un fungo e di rivolgersi ad un micologo della Asl per avere l’assoluta certezza.

DOVE TROVARE LE RUSSULE. La Russula si trova facilmente in autunno nei boschi di castagno, di quercia e più in generale di latifoglie.

COME CUCINARE LA RUSSULA. La Russula può essere cucinata con olio e sale, per essere poi utilizzata come contorno o nella preparazione di sughi. Può anche essere congelata previa cottura o essiccata.

Photo Credits: Gioia Bò

2 commenti su “Russula o Colombina, attenzione alle specie tossiche”

  1. Sono un appassionato del settore.Un chiarimento:La russola olivacea è o non è commestibile,visto che a tutt oggi reggono forti contrasti in merito?.Vorrei inoltre maggiori ragguagli sulla clitocybe nebularis che io personalmente non raccolgo ma nella mia zona è molto diffusa e consumata.Grazie

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