Significato dei fiori: la pratolina

Oggi parleremo di un fiore semplice e gradevole, che fa ottima mostra di se nel corso della primavera e dei mesi caldi (in linea di massima, n.d.r.), ma che deve essere seminato in questo periodo se si vuole godere della sua fioritura semplice ma appassionante. Parliamo della pratolina. Si tratta di un fiore che nasce spontaneo in molte parti del nostro paese, ma che può essere piantato se se ne desidera una certa concentrazione in un unico luogo. Il suo significato? In linea con il suo aspetto.

A prescindere dal colore che la contraddistingue, la pratolina è infatti sinonimo di purezza e candore. La sua semplicità di composizione, il modo ordinato e non barocco nei quali i suoi petali sono disposti aiutano il fiore ad ottenere questa aura di bellezza pulita e senza pretese. Quante volte noi da bambini siamo andati dalle nostra madri portando loro delle pratoline raccolte al parco giochi o la villa comunale, regalando loro con convinzione questi piccoli fiorellini che, per via della loro estrema delicatezza, abbiamo irrimediabilmente messo a dura prova con il calore delle nostra mani?

E poi, per antonomasia, le pratoline, le margherite, tutti questi fiori della stessa famiglia( a prescindere dal loro nome scientifico, n.d.r.) sono da tempo immemorabile protagonisti del “m’ama-non m’ama game”. Quante ne saranno state spogliate nei secoli in questo modo? A livello floristico, la cosa più bella di questi fiori è la loro capacità di aprirsi di mattina, appena sorge l’alba per poi richiudersi al tramonto. E’ l’esatta incarnazione di un amore puro, celestiale.

E poi vi è una leggenda ad esse legata. Si narra infatti che Bellis figlia del dio Belus, ballando con il suo fidanzato attirò l’attenzione del dio della primavera a causa della sua bellezza. Quest’ultimo tentò con tutte le forze di portarla via con sé. Ma con altrettanta veemenza il giovane tirava verso di lui la sua donna. Alla fanciulla non rimase altro che trasformarsi in una pratolina per salvarsi da entrambi.