Albero di Natale: scelta, cure, storia

L’albero di natale è uno degli elementi immancabili delle feste natalizie. C’è chi ama fare il presepe e chi ama addobbare in maniera più o meno estrosa un abete, finto o vero, con palline, dolcetti e ghirlande colorate. Fa parte dell’aspetto commerciale e tradizionale della festa. Oggi, ovviamente, ci occuperemo dell’albero di natale in tutte le sue sfumature, partendo dalle tipologie di pianta utilizzabili, fino ad arrivare al riciclo. E se siete bravi, di qui a qualche anno nel vostro giardino… potreste avere un magnifico ospite verde.

Prima di tutto è necessario specificare: sebbene con un po’ di fantasia e tanta voglia di decorare anche un ficus benjamina può essere un ottimo albero di natale, la scelta per antonomasia cade sull’abete bianco o sull’abete rosso. Parliamo di due alberi sempreverdi caratterizzati dalla classica forma conica, pigne di piccole dimensioni adatte ad essere riutilizzate come decorazioni naturali per festoni e ghirlande ed un colore verde intenso davvero notevole.

Alberi di natale alternativi

Per chi volesse intraprendere una scelta alternativa avendone la possibilità sia geograficamente che economicamente ed avendo ovviamente intenzione di acquistare un albero di natale naturale da piantare poi nel proprio giardino, vi sono delle alternativa molto graziose dalle quali non si rischia certo di rimanere delusi.

Se si preferisce una soluzione classica, non vi è niente di meglio del Calocedrus ( conosciuto anche con il nome di Cedro della California o Cedro nano). La sua forma conica, l’ordine compatto delle foglie lo rendono una delle scelte migliori. Ovviamente bisogna tener conto delle dimensioni. Ed a tal proposito è quindi bene puntare su esemplari giovani, in grado di essere sistemati nella propria abitazione per poi essere impiantati fuori.

Altra scelta davvero interessante può essere l’Abete  del Colorado. Come il nome suggerisce parliamo di una variante del classico albero di natale, le cui foglie sono disposte in modo leggermente diverso dai canonici abeti. Il bello di questa pianta, spesso usata negli Stati Uniti come albero di natale, è il colore “blu” del suo fogliame: l’effetto cromatico è stupefacente.

Il massimo dell’alternatività in poco spazio?  La Picea glauca, una conifera nana: un vero e proprio abete in miniatura, visto che la pianta adulta supera di poco i due metri!

Come far durare a lungo l’albero di natale: le cure

Abituati alla vita eterna dei feticci di plastica, si può erroneamente pensare che un albero di natale non necessiti di particolari cure. Sbagliato: come ogni pianta che si rispetti ha bisogno di cure adeguate al fine di prolungarne l’esistenza. Soprattutto se parliamo di un abete rosso, pianta difficilmente adatta ad una vita fuori dal suo contesto (ma non è sempre così, chi vi scrive, per esperienza personale,  vi può assicurare che se adeguatamente annaffiata, può vivere e crescere benissimo anche nel vostro giardino, n.d.r.), è necessario provvedere affinché non risenta di particolari sbalzi di temperature.

Ecco quindi che per una sua maggiore durevolezza, l’abete deve essere tenuto lontano da fonti di calore: mai vicino a termosifoni accesi. Inoltre si tratta di un albero che ha bisogno di una buona esposizione alla luce. Posizionatelo se possibile vicino ad una finestra.  Senza dimenticare di annaffiarlo a giorni alterni. Il terriccio deve essere umido, ma mai intriso di acqua.

Non sarebbe male nebulizzare la sua chioma tutti i giorni.  Importante: mettetelo a dimora appena finite le feste in una buca grande il doppio della zolla che contiene le radici, avendo cura di porre il colletto di qualche centimetro al di sopra del livello del terreno. Notate bene: il terreno non deve essere gelato al momento delle operazioni. Se le radici si trovano in un sacco di juta non preoccupatevi: il materiale si biodegraderà da solo.

Se non avete posto dove piantarlo in giardino, ed il vivaio dove lo avete acquistato non può riprenderlo, portatelo in uno dei tanti centri di raccolta che vengono allestiti ogni anno per il recupero: ci penseranno loro a piantare gli alberi di natale raccolti dove ve ne è più bisogno.

Storia dell’albero di natale

L’albero di Natale, al contrario del presepe, non può contare su una origine prettamente cristiana. Si tratta di una figura celebrativa riscontrata già nel periodo medioevale, ma con molta probabilità di piena origine pagana. L’abete infatti è simbolo di rinnovamento e  di ciclo continuo della vita.

La tradizione dell’addobbo dell’albero sembra essere nata in Germania nel 1500: e più precisamente nel 1570 quando gli abeti venivano addobbati nelle case e nelle strade con fiori di carta, mele, datteri e noci.  I registri della città di Riga parlano addirittura di un “albero di capodanno” del 1510.

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