Tignola del pomodoro, insetto parassita

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La tignola del pomodoro è un insetto parassita che colpisce in particolare l’ortaggio a cui il suo nome è ispirato, tutte le solanacee, e in alcuni casi anche le altre piante commestibili che incontra nel suo raggio di azione. Per questo motivo la tuta absoluta rappresenta un problema per chiunque abiti in campagna principalmente e voglia coltivare il proprio orto.

La tignola del pomodoro è conosciuta anche sotto il nome di fillominatrice ed è un un microlepidottero originario dell’America del sud. L’adulto è lungo appena 5-7 mm con una apertura alare di 9-11 centimetri. La sua particolarità, il suo segno distintivo, sono le antenne filiformi ed anellate facilmente riconoscibili su delle ali posteriori grigie e delle ali anteriori grigio argento con striature più scure. Le larve, di dimensioni analoghe agli esemplari adulti ed il loro colore varia dal grigio scuro al giallo chiaro, sempre sormontato da un capo marrone. Fate particolare attenzione, quelle vicine ad impuparsi sono di colore verde o rosato.

E’ proprio la forma larvale di questo insetto a creare il danno maggiore. Esse infatti si fanno facilmente strada nelle foglie, nei frutti o addirittura negli steli, penetrando a fondo, e aprendo la strada a tutta una serie di infezioni secondarie che mettono ad altissimo rischio la sopravvivenza della pianta e degli ortaggi. Attenzione, nelle foglie l’epidermide rimane intatta, perdono però di spessore: diventano praticamente trasparenti. A conti fatti la produzione di ortaggi, in caso di attacco, può scendere fino al 30% o essere persa del tutto.

Tutto ciò dipende dal fatto che a causa del loro essere omodiname, le larve di tignola del pomodoro non vanno in diapausa e sono attive per circa 10-12 generazioni l’anno, infestando potenzialmente sempre le nostre colture se non combattute. Il loro ciclo va dai 20 ai 66 giorni. Più alte sono le temperature, più breve il loro ciclo. E se calcolate 250 uova deposte per ogni esemplare femmina, è comprensibile come sia necessario tentare di lottare contro questo insetto.

La lotta contro la tignola del pomodoro avviene con mezzi fisici ed agronomici: reti anti-insetto per evitare le nuove infestazioni, trappole ai feromoni e trappole per la cattura massiva degli adulti; ed ancora la distruzione dei residui colturali infestati con l’attesa di almeno sei settimane prima di un nuovo impianto sono i maggiori interventi. L’insetto è infatti ormai resistente ai fitofarmaci utilizzabili per non compromettere le colture.

Photo Credit | Eppo.Org

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