Bonsai: le cure primaverili

bonsai cure primaveriliL’arrivo della primavera rappresenta un ottimo momento per prendersi cura di molte tipologie di piante. Tra di esse figurano i bonsai.  Dobbiamo ricordarlo, parliamo di specie vegetali molto particolari, bisognose di cure primaverili precise e ben eseguite. Ma al contempo non dobbiamo dimenticare che parliamo di alberi che condividono con i “fratelli maggiori” le operazioni necessarie ad una loro perfetta sopravvivenza.

Partiamo dalla necessità di un‘esposizione differente: ormai l’inverno è finito, e se non temiamo più gelate nella nostra zona possiamo esporre le nostre piante in una posizione illuminata e ventilata. Soprattutto non dobbiamo lesinare il sole: i bonsai in questo periodo affrontano l’apertura delle gemme per la creazione della nuova vegetazione. La luce solare farà in modo che la stessa sia più robusta.

Passiamo ora all’innaffiatura. Marzo ed i primi di aprile rappresentano un periodo molto particolare e “ballerino” dal punto delle temperature: è bene quindi dare l’acqua ai nostri bonsai di mattina in modo tale che quella in eccesso abbia la possibilità di scolare.  I bonsai, dobbiamo ricordarlo, devono essere annaffiati solo quando il terreno è completamente asciutto, utilizzando preferibilmente un innaffiatoio dotato di forellini sottili.

Marzo, anche per i bonsai, è il periodo adatto alla potatura. Sarebbe preferibile eseguire tale operazione se le gemme non sono rigonfie o aperte. In tal caso, infatti, si potrebbe affrontare un intervento d’impostazione, mentre in caso contrario ci si deve limitare a piccole azioni di cimatura e rametti più piccoli. Un’eccezione può essere fatta per i bonsai a fioritura precoce come Prunus, Melo. Se questi ultimi hanno già fiorito, devono essere potati eliminando i rami superflui e diradando i fiori.

Con il rialzo delle temperature, tra le cure primaverili per i bonsai bisogna mettere in cantiere anche un trattamento antiparassitario. In particolare bisogna agire contro gli afidi ed il mal bianco, soprattutto se la pianta ha presentato analoghi problemi l’anno precedente, attraverso una nebulizzazione di aficida ed antioidico ogni 10-15 giorni.

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