Beloperone, pianta delle lacrime d’amore

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Beloperone

II nome scientifico del beioperone, simpatiĀ­ca e purtroppo abbastanza rara specie da appartamento, deriva da due parole greche: belos, freccia e peronne, unire, a indicare una caratteristica della struttura interna delĀ­la infiorescenza, nelle cui corolle le antere (dove ĆØ contenuto il polline) sono unite da uno speciale tessuto a forma appunto di freccia.

Volgarmente il beioperone viene chiamato «pianta gambero», e in realtà le sue pendule infiorescenze, sia per il colore che per la forma fanno pensare proprio a un crostaceo.

In qualche nazione, al beioperone, si da anche un altro nome: Ā«pianta delle lacrime d’amoreĀ».

Le specie di cui ci stiamo occupando possoĀ­no essere utilizzate soprattutto come piante da appartamento e, soltanto nelle zone a cliĀ­ma molto mite, ĆØ possibile pensare a qualche altro impiego, sul balcone o in giardino, colĀ­tivando il beioperone in piena terra o in vaĀ­so.

In genere, qualora il clima consentisse ap­punto di utilizzare queste belle piante anche per la decorazione di portici o cortili, angoli del patio o di un terrazzo, è opportuno ri­cordare che il beioperone non potrebbe sop­portare a lungo la diretta azione dei raggi so­lari, così come non potrebbe sopravvivere a un periodo abbastanza lungo di siccità. In modo particolare la durata delle infiorescen­ze è condizionata da una sensibile dose di umidità atmosferica senza la quale le appa­riscenti brattee del beioperone si afflosciano e cadono.

Pur presentando una fioritura molto bella, elegante e prolungata, il beioperone ĆØ una pianta di pochissime pretese, che non riĀ­chiede cure complicate e troppo frequenti.

Infatti vive bene anche in ambienti non troppo riscaldati e si adatta a temperature varianti fra i 15° e 25″; non richiede condiĀ­zioni particolari di luce e può vegetare beĀ­ne anche in condizioni di semioscuritĆ .

Le annaffiature devono essere praticate 2 o 3 volte la settimana, nella misura di circa 1/4 di litro d’acqua per esemplare, per mantenere il terriccio fresco.

Ogni 15 giorni ĆØ opportuno concimare con fertilizzante minerale diluito in acqua, nella dose indicata sulla confezione del prodotto. Nei periodi in cui sulla pianta non sono presenti infiorescenze, ĆØ bene irrorare il foĀ­gliame con acqua e stimolante ormonico nella dose di 6 gocce per litro.

Evitare le correnti d’aria e la vicinanza con fonti di calore, e tenere presente che il soĀ­le non giova affatto a queste piante.

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