Le erbe lassative e purgative

Le festività natalizie sono ormai un lontano ricordo ed il nostro intestino dovrebbe aver ripreso tutte le proprie funzionalità, lontano da panettoni e torroni, cenette e spuntini. Ma ci sono altri periodi dell'anno in cui il nostro fisico, in particolare l'apparato digerente, può essere sottoposto a stress di ogni tipo, non necessariamente legato all'abbuffata dei giorni di festa.

Può dunque essere utile purgare l'intestino e ripristinare il correttamente le sue funzioni, per ritrovare poi la gioia di mangiare senza per questo essere afflitti da dolori e fastidi vari. Perché allora non chiedere aiuto alle erbe lassative e purgative? Come sempre, vi invitiamo a consultare il medico di famiglia, laddove i sintomi fossero gravi, utilizzando la cura con le erbe solo come coadiuvante della medicina tradizionale.

Cucina con i fiori: il risotto ai petali di rosa

Oggi torniamo a parlare di cucina con i fiori con un piatto delicato e gustoso, ovvero il risotto ai petali di rosa. La rosa, regina indiscussa dei giardini di tutto il mondo, diventa protagonista, in questa ricetta, di un risotto dal sapore veramente particolare.

Le rose, di cui abbiamo più volte parlato qui su Pollice Green, comprendono circa 150 specie, moltissime varietà e ancora di più ibridi e coltivar. Oltre al suo uso come pianta da giardino o come fiore reciso, la rosa è molto usata anche in altri campi: i suoi petali sono estremamente versatili e vengono usati dalle aziende profumiere e cosmetiche, oltre che come pianta medicinale per le proprietà astringenti dei suoi petali, quelle sedative e calmanti dei frutti e quelle antidiarroiche delle foglie; a scopo alimentare la rosa è utilizzata per realizzare dolci, primi e secondi piatti e liquori.

Dal punto di vista della coltivazione, la rosa è una pianta che si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, purché ben concimato e profondo; la cura più importante da riservare alle rose è la potatura che deve essere effettuata all’inizio della primavera o alla fine dell’estate dopo la fioritura, a seconda della specie o dell’età della pianta.

Le piante balsamiche

Tosse, naso chiuso, malattie da raffreddamento: i malanni tipici della stagione invernale stanno mettendo a letto una buona fetta di popolazione, complice l’abbassamento delle temperature ed il diffondersi di virus che girano indisturbati in questo periodo dell’anno. Mettersi a letto con la borsa dell’acqua calda potrebbe non bastare per guarire da tali malanni, così come non potrebbe essere sufficiente la sola medicina tradizionale. E allora perché non affiancare a quest’ultima l’utilizzo di piante balsamiche?

In natura esistono diverse piante con proprietà balsamiche, capaci cioè di difenderci dagli attacchi degli agenti atmosferici e di ripristinare il corretto funzionamento delle mucose, alleviando così i fastidi dovuti alla malattie da raffreddamento. Di seguito trovate una breve lista di piante balsamiche, così da pote scegliere quale scegliere per curare i vostri piccoli, grandi mali, fermo restando che in caso di patologie serie occorre rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Le piante con proprietà febbrifughe

L’inverno è entrato nel vivo, portandosi dietro il solito carico di freddo. E con l’abbassamento delle temperature arrivano anche gli immancabili malanni di stagione, primo fra tutti l’influenza, caratterizzata da tosse, raffreddore, dolori articolari e – soprattutto – febbre. Non esiste purtroppo una panacea per tutti i mali, ma possiamo almeno limitare l’innalzamento della temperatura corporea curandoci con le nostre amiche piante.

Questo non significa che possiamo fare a meno di antibiotici ed antipiretici o evitare di consultare un medico, ma solo che le piante possono aiutarci a guarire più in fretta, magari associate alla medicina tradizionale. E allora andiamo a vedere quali sono le piante con proprietà febbrifughe, quelle cioè che aiutano a combattere gli stati febbrili, abbassando notevolmente la temperatura corporea.

Pollo alle Primule, la ricetta

Ricette con fiori

Il bosco ha ancora i colori tipici dell’autunno con un tappeto di foglie ormai congelate che scricchiolano ad ogni passaggio. Ma la ripresa vegetativa è più vicina di quanto si possa immaginare e tra qualche settimana vedremo spuntare le prime primule, delicate, belle da vedere e buone da mangiare. Eh sì, perché forse non tutti sanno che la primula è un fiore commestibile, utilizzato sia crudo per il condimento delle insalate che cotto per arricchire gustose pietanze.

Avete mai sentito parlare, ad esempio, del pollo alle primule? Una ricetta veloce e squisita, forse un po’ stravagante ma di sicuro effetto sul palato degli ospiti. La preparazione è abbastanza semplice e non richiede competenze particolari nell’arte culinaria. Basta un pizzico di fantasia, gli ingredienti giusti ed il gioco è fatto.

Come fare l’aceto all’aglio

Vi capita di comprare troppo aglio e poi non sapere come utilizzarlo? A me regolarmente e con mio grandissimo dispiacere poichè ritengo, come credo anche voi,  che gettare via il cibo sia davvero un peccato mortale. Personalmente per risolvere il problema, oltre a ripromettermi di stare più attenta alle quantità di ciò che compro, mi sono “inventata” (si fa per dire, è una ricetta antichissima) l’aceto all’aglio.

Questo delizioso condimento può essere usato per insaporire insalate, verdure, crude o cotte, uova sode o per marinare le alici. Vediamo come si prepara:

Aceto all’aglio, ingredienti e occorrente

5-6 spicchi d’aglio;

1 litro di aceto bianco o rosso;

un recipiente in vetro con imboccatura larga;

Le piante da usare come fiori recisi

Un mazzo di fiori è sempre un regalo gradito; attenzione, però a non scegliere i primi fiori che vi capitano sotto mano per scegliere il bouquet: infatti, ce ne sono alcuni più adatti di altri per comporre i mazzi di fiori recisi.

A parte fare attenzione al linguaggio dei fiori, quando decidete di acquistare dei fiori recisi, fate attenzione di scegliere quelli più adatti per questo scopo e che, quindi, durano di più.

Piante da fiori recisi

In ordine alfabetico

Astro. Esistono diversi tipi di astri ma generalmente si caratterizzano per i bellissimi fiori simili alle margherite, molto colorati; oltre che come fiori recisi, gli astri possono essere usati nelle bordure e nei giardini rocciosi.

Calla. La calla è una pianta molto diffusa sia come fiore reciso che come pianta da vaso; i fiori sono piccoli e gialli riuniti in un’infiorescenza a spata.

Congelare la frutta, il metodo "al naturale"

Quante volte ci è capitato di avere tanta di quella frutta sugli alberi da non riuscire a consumarla tutta? Lo so bene perchè nelle annate favorevoli i miei pochi alberi di agrumi (due mandarini e due aranci) producono tanti di quei frutti che neppure con laute “donazioni” a parenti e amici riusciamo a smaltire completamente.

In questi casi può venirci in aiuto un metodo di conservazione pratico e veloce: il congelamento. La frutta congelata appena raccolta può essere usata in un secondo momento per la preparazione di confetture e marmellate ma anche per essere consumata cruda. Basta conoscere qualche trucco e rispettare alcuni semplici accorgimenti per un risultato perfetto.

La frutta congelata può infatti essere conservata, in sacchetti o contenitori rigidi a seconda del metodo di congelamento prescelto, per circa un anno purchè la temperatura del congelatore rimanga sempre di 18°C. Fanno eccezione la frutta congelata al naturale che deve essere consumata entro otto mesi e le ciliegie che bisogna mangiare entro sei

mesi dal congelamento.

Gennaio, i lavori nell’orto e nel giardino secondo il calendario lunare

Il mese di gennaio è probabilmente il meno impegnativo riguardo ai lavori da praticare nell’orto e nel giardino, ma ci sono comunque delle faccende da sbrigare, nonostante la temperatura esterna consigli di starsene al calduccio di un camino. E allora andiamo a vedere come muoverci tra le nostre piante nel mese più freddo dell’anno, seguendo i criteri del calendario lunare. Prima di tutto ricordiamo le varie fasi della luna nel prossimo mese di gennaio:

  • Ultimo quarto: il 1° gennaio (Luna calante)
  • Luna Nuova: il 4 gennaio
  • Primo quarto: il 12 gennaio (Luna crescente)
  • Luna Piena: il 19 gennaio
  • Ultimo quarto: il 26 gennaio (Luna calante)

Menù vegetariano per il Cenone di Capodanno

Zampone e lenticchie, cotechino e lenticchie, salsiccia e lenticchia… comunque la si giri, nel cenone di Capodanno non può mancare un piatto di carne. Ma siamo proprio convinti che sia così indispensabile iniziare il nuovo anno assumendo dei grassi animali? Meglio, molto meglio, brindare all'anno che verrà con la leggerezza di ciò che ci offre il nostro orto, con verdure e frutta che posso sostituire efficacemente il classico piatto di carne.

E non ci rivolgiamo a coloro che hanno fatto della dieta vegetariana uno stile di vita, ma anche a chi ne ha abbastanza di agnello e sugo al ragù di carne e vuole tenersi relativamente leggero, pur non rinunciando al cenone di San Silvestro. E allora ecco un menù vegetariano per il cenone di Capodanno, con tanto di ricette per preparare un ottimo primo ed uno squisito secondo.

Come essiccare le mele in forno

Oltre che al sole e all'aria, la frutta e alcuni tipi di verdura verdura possono essere essiccate al forno. Quest'ultimo metodo di essiccazione oltre a risultare molto pratico è, neanche a dirlo, il più adatto in questo periodo dell'anno, in cui le condizioni meteo non ci permettono certamente di essiccare la frutta all'aperto. Oggi vedremo quindi come essiccare la frutta in forno, o meglio come essicare le mele. Tenete conto infatti che il procedimento da seguire varia, seppure di poco, in base al tipo di frutta che intendiamo seccare e conservare.

Come essiccare le mele in forno

  • Scegliete delle mele, sode e croccanti, sane e appena mature;
  • Pelatele con cura;
  • Estraete il torsolo aiutandovi con un levatorsoli per non danneggiare il frutto;
  • Tagliatele a fette spesse mezzo centim

    etro nel senso della larghezza e fatele cadere in un recipiente di acqua fredda salata;

  • Lasciatele qualche istante in ammollo e quindi sgocciolatele e asciugatele con carta da cucina;
  • Infilatele in uno spiedo da forno e infornatele a non di più di 65°C lasciando lo sportello del forno semi chiuso.

Nocino, la ricetta

Il Noce è una pianta da frutto molto diffusa alle nostre latitudini e destinata agli usi più disparati. C'è chi la coltiva unicamente come pianta ornamentale per creare delle zone d'ombra nel proprio giardino, chi invece la vuole ricavarne un pregiatissimo legno, e ancora chi la coltiva a scopo alimentare per la bontà dei suoi frutti, da mangiare secchi o da utilizzare nella preparazione di dolci e liquori.

I frutti sono rappresentati da drupe di colore verdastro, che una volta mature si aprono e lasciano cadere le noci vere e proprie (quelle che arrivano sulla nostra tavola in questo periodo dell'anno). In queste poche righe vogliamo dedicarci all'utilizzo delle noci nella preparazione del nocino, ottimo liquore da servire a fine pasto o da gustare in ogni momento della giornata. Dopo il salto troverete una delle tante ricette per la preparazione del nocino fatto in casa.

Le erbe digestive

Erbe digestive

Pranzi, cene e cenoni hanno messo a dura prova il vostro stomaco ed il vostro intestino nel periodo natalizio? Vi siete abbuffati a più non posso ed ora vi sentite gonfi e stanchi? E allora è il caso di porre rimedio al problema, cercando di digerire i “mattoni” che sono entrati nel nostro stomaco, per poi farci trovare pronti all'abbuffata del cenone di Capodanno. Come fare? Utilizzando delle erbe che favoriscono la digestione e depurano l'organismo.

Di erbe digestive ne esistono a decine, ma in queste poche righe cercheremo di concentrarci sulle più comuni con la promessa di tornare sull'argomento in un capitolo successivo. Ricordiamo comunque che è controproducente affidarsi alla terapia fai da te e che prima di qualunque mossa in questo senso è sempre opportuno consultare il medico, il farmacista o un esperto in erboristeria.

Aceto al peperoncino, la ricetta

Come i dolci peperoni, anche i peperoncini appartengono al genere Capsicum; a differenza dei primi però sono caratterizzati da un contenuto piuttosto elevato di capsicina, che è la sostanza alla quale devono la loro piccantezza. Inoltre, i peperoncini contengono maggiori quantità di vitamine, soprattutto C ma anche A, B e D.

Il loro sapore inconfondibile rende i peperoncini particolarmente apprezzati in cucina dove vengono impiegati nella preparazione delle pietanze più svariate, interi

o tritati, freschi, essiccati, sott'olio o sottaceto. I peperoncini rossi, in particolare, vengono utilizzati anche per ottenere un aceto aromatico ottimo per condire carni rosse, carne di maiale e insalate di patate.