Piante da giardino: l’Adenophora

Se volete un’estate colorata di blu o di viola, prendete in considerazione l’idea di piantare qualche esemplare di Adenophora, una pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Campanulacee ed originaria delle montagne asiatiche. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti lunghi fino ad 80 centimetri, che portano foglie ovali ed allungate, con margine dentellato.

I fiori sono a forma di campanula e fanno la propria comparsa nella stagione estiva, per mostrare il meglio della propria bellezza fino ai primi freddi dell’autunno. Resiste alle basse temperature ed è per questo che si adatta alla coltivazione in zone con inverni rigidi. Per il resto, non richiede attenzioni particolari e – una volta piantata – raggiungerà velocemente l’altezza massima, regalando grandi soddisfazioni agli amanti del giardinaggio.

Fiori da piantare in autunno: l’Ajuga reptans

L’Ajuga reptans (detta anche Bugola o erba di San Lorenzo) è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiacee ed originaria dell’Asia occidentale e dell’Europa. E’ caratterizzata da fusti a sezione quadrangolare, molto corti (difficilmente superano i 10 centimetri), di colore verde scuro. Le foglie sono ovali, a forma di cucchiaio ed assumono una colorazione simile a quella dei fusti, ma con il margine spesso tinto di marrone o di rosso porpora.

Verso la fine della primavera o in estate è possibile ammirare una splendida fioritura di colore viola, con spighe formate da numerosi fiori tubolari. L’Ajuga reptans ha uno sviluppo rapido e si adatta dunque ad essere coltivata come tappezzante per la decorazione di aiuole o giardini rocciosi. Se si vuole moltiplicare la pianta per divisione di cespi, si deve intervenire proprio in questo periodo dell’anno (ottobre-novembre), impiantando in vaso o direttamente a dimora i nuovi esemplari.

La rosa bonica

La rosa bonica è un ibrido della rosa Tea, e pur essendo introdotta solo nel 1985 ed una delle rose moderne più vendute; il suo successo si deve alla delicatezza del colore dei suoi fiori e la sua rusticità che le permette di resistere anche a temperature molto basse.

La rosa bonica possiede un portamento cespuglioso, adatto per sviluppare siepi di media altezza, nelle quali forma delle splendide macchie di colore, grazie ai corimbi che portano dai cinque ai quindici fiori che fioriscono da maggio a dicembre; i fiori della rosa bonica non sono profumati e possiedono una larghezza di diametro costante, ovvero 6 centimetri circa; la tonalità del rosa dei fiori è chiamata “neyron chiaro”.

Le foglie della rosa bonica sono si colore verde scuro, in netto contrasto la tonalità chiara e luminosa dei fiori. Questa rosa produce anche piccole bacche rosse molto decorative, che appaiono in inverno. Per garantirsi un’abbondante produzione di fiori, dopo la prima fioritura, tagliate le bacche e concimate con azoto.

Fioriture invernali: la Pieris japonica

La Pieris japonica (detta anche Asebo o Andromeda del Giappone) è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Ericacee ed originaria di Cina e Giappone, particolarmente apprezzata alla nostre latitudini per lo straordinario spettacolo di colori che regala nel corso dell’anno. E’ caratterizzata da portamento eretto con fusti che possono raggiungere anche i due metri di altezza in età adulta.

Le foglie sono sono lucide, ovali ed assumono colorazioni diverse a seconda dell’età (prima rosse poi verde brillante). Nella stagione autunnale la Pieris japonica comincia a mostrare i primi boccioli, ma per apprezzare la fioritura occorre attendere fino alla termine dell’inverno, quando la panta si riempirà di fiori campanulati riuniti in grappoli di colore bianco o rosato. Questa pianta è particolarmente indicata nella decorazione delle bordure, ma può anche essere coltivata come singola o addirittura allevata in vaso, dove però non raggiungerà dimensioni considerevoli.

Piante da giardino: la Stipa tenuissima

La Stipa tenuissima è una pianta erbacea perenne appartenente ala famiglia delle Graminacee ed originaria dell’America del sud. Viene detta anche erba della Pampa, da non confondere però con il Gynerium, della stessa famiglia, ma diverso per aspetto ed esigenze ambientali. La Stipa tenuissima è caratterizzata da fusti molto lunghi, che portano infiorescenze piumose di colore bianco o grigio, molto apprezzate proprio per il loro aspetto leggero.

E’ una pianta estremamente resistente alle temperature rigide dell’inverno ed è per questo che si adatta alla coltivazione anche alle nostre latitudini, dove regalerà uno spettacolo di colori diversi a seconda della stagione. La si può coltivare anche in vaso, ma in questo caso regalerà un impatto visivo molto più contenuto, per via delle dimensioni ridotte. In ogni caso, la coltivazione è abbastanza semplice e non richiede abilità particolari nell’arte del giardinaggio, come dimostra la scheda che segue.

Fiori da piantare in autunno

Tra i fiori da seminare in autunno perchè rallegrino il giardino con la propria fioritura anche durante l’inverno troviamo, oltre a primule e viole del pensiero, delle quali vi abbiamo già detto, il garofano dei poeti e la calendula. Mentre il primo si contraddistingue per essere particolarmente resistente al freddo, la seconda può essere coltivata con successo durante i mesi più freddi solo nelle zone climatiche in cui le temperature non si fanno eccessivamente rigide.

Di seguito troverete una breve descrizione di entrambi, mentre per suggerimenti più approfonditi circa le cure colturali di cui necessitano vi rimandiamo agli appositi post, che troverete seguendo i link.

Gerani, cure di settembre

Nonostante i gerani vengano normalmente coltivati come piante annuali è possibile garantire loro una sopravvivenza pluriennale, a patto però di somministrare loro le giuste cure in questo periodo dell’anno e durante l’inverno. Le piante infatti, dopo l’accrescimento registrato la scorsa primavera e l’abbondante fioritura estiva, si trovano adesso in uno stato di notevole prostrazione cui è assolutamente necessario porre rimedio, vediamo come:

Rinnovare la chioma

Per prima cosa occorre rinnovare la pianta eliminando gli scapi fiorali sfioriti (i fusti che portano le infiorescenze) che ancora permangono sulla piante, le foglie ormai secche e quelle ingiallite.

Integrare il terriccio

E’ facile inoltre che i vasi risultino carenti di terriccio e che le radici e il colletto del geranio risultino più o meno scoperti; correte subito ai ripari rimuovendo il primo strato di terriccio e sostituitelo con del terriccio nuovo che verserete fino a coprire le radici e il colletto.

Fioriture autunnali: la Fitolacca

Al genere Phytolacca appartengono diverse piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Phytolaccaceae, originarie dell’Africa, dell’America e dell’Asia. Le piante del genere Phytolacca, o Fitolacca, sono caratterizzate da fusti eretti ed arcuati dal color porpora, che formano dei cespugli ramificati sui quali spuntano, dall’estate fino all’autunno, dei fiorellini bianchi a stelle riuniti in pannocchie. Quando si avvicina la fine della fioritura, sulle pannocchie compaiono delle piccole bacche che, una volta matura diventano violacee o nere.

Nonostante queste bacche siano molto simili agli acini dell’uva, ricordate che tutte le parti della pianta sono velenose; la tossicità della Fitolacca è conosciuta da molto tempo, tuttavia, alcune parti di essa, vengono utilizzate in omeopatia, ovviamente con le dovute precauzioni. Alla Fitolacca vengono attribuiti effetti purganti e depurativi, inoltre, le bacche e le radici possiedono proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie. Più comunemente la Fitolacca viene usata per fare i gargarismi contro tonsillite angina.

Prima della scheda con le caratteristiche colturali, eccovi una curiosità sulle origini del nome di questa pianta: Phytolacca deriva dal greco “phyton” che vuol dire “pianta” e dalla radice araba “lakk” che significa “lacca”, con riferimento al succo viola che emettono le bacche se vengono spremute.

Piante da giardino: l’Uva orisna

L’Uva orisna (Arctostaphylos uva-ursi) è una pianta originaria dell’America del nord e dell’Europa ed appartenente alla famiglia delle Ericacee, molto apprezzata alle nostre latitudini sia per l’adattabilità al clima freddo che per il meraviglioso spettacolo che offre in ogni stagione dell’anno. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti molto corti (raramente supera i 20 centimetri) di colore rossastro, che portano foglie a forma di spatola, lucide, di colore verde brillante in primavera-estate o rosse nella stagione invernale.

I fiori sono di colore bianco-rosato, riuniti in racemi, e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile, prima di lasciare il posto a delle bacche rosse di forma tondeggiante, che coloreranno la pianta nel corso dell’estate. L’Uva orisna è molto decorativa e la si può trovare facilmente allo stato spontaneo. Questo non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, specie nella formazione di giardini rocciosi.

Anemoni giapponesi: ibridi, specie e varietà

Qualche tempo fa vi avevamo presentato gli anemoni giapponesi, delle piante erbacee perenni dalla fioritura autunnale, perfetti quindi per rallegrare il vostro giardino in questo periodo. Dato che gli anemoni giapponesi possono essere riprodotti anche in questo periodo, oltre che in primavera, vi presentiamo una piccola rassegna delle varietà e degli ibridi più noti e apprezzati. Prima dell’elenco, una curiosità: nonostante vengano chiamati “giapponesi”, questi anemoni sono originari della Cina, e solo erroneamente vengono attribuiti al Giappone.

Specie e ibridi

Anemone hupehensis. È una pianta erbacea di altezza compresa tra gli 80 e i 120 centimetri che in estate sviluppa dei fusti molto ramificati sui quali sbocciano dei fiori di colore bianco con sfumature rosa o color malva; i petali sono molto arrotondanti e costituiscono la peculiarità di questo tipo di anemone giapponese.

Anemone japonica. Il suo nome corretto sarebbe Anemone Hupehensis varietà japonica, e secondo le fonti, si sarebbe formata per mutazione naturale; si distingue dalla specie tipo per la forma dei tepali e per il colore, che è rosa intenso con sfumature violacee.

Fiori da piantare in autunno: l’Armeria marittima

Del genere Armeria abbiamo già trattato in qualche capitolo precedente, descrivendone l’etimologia, gli usi e le specie più interessanti. In questa sede, invece, vi presenteremo una delle varietà più diffuse ed apprezzate, l’Armeria marittima, appartenente alla famiglia delle Plumbaginacee ed originaria dell’Europa. E’ una pianta caratterizzata da foglie lineari e sottili, che formano cuscini molto decorativi di colore verde brillante.

Nella stagione primaverile, tra le foglie si formano dei lunghi steli, che portano fiori bianchi o rosa riuniti in ombrelle. L’Armeria marittima è particolarmente indicata per la decorazione di bordure ed aiuole e si adatta alla coltivazione anche in zone con inverni rigidi. Nel caso si vogliano formare dei nuovi cuscini in giardino, è proprio l’autunno il momento migliore per dividere i cespi, interrando direttamente a dimora la nuova piantina, affinché abbia modo di fiorire nella primavera successiva.