Fioriture autunnali: il Clerodendro

Sulle pagine di PolliceGreen vi abbiamo già parlato del Clerodendro, magnifica pianta ornamentale, che può essere utilizzata come valida alternativa alla Stella di Natale o all’Agrifoglio nel periodo delle feste di fine anno. In questo capitolo, invece, ci occuperemo delle caratteristiche e delle cure culturali di questa pianta, nella speranza di darvi indicazioni precise, affinché cresca rigogliosa nel vostro giardino.

Cominciamo col dire che il Clerodendro appartiene alla famiglia delle Verbenacee ed è originario della Cina e del Giappone, da dove poi si è diffuso in tutte le zone a clima temperato del Pianeta. Si presenta come un albero o come un arbusto dal tronco eretto, con foglie ovali e dentellate, di colore verde brillante. I fiori sono riuniti in pannocchie di colore rosa, bianco o azzurro, e fanno la propria comparsa alla fine dell’estate, per poi riempire l’ambiente esterno di un fresco profumo per tutta la durata dell’autunno. Di seguito, come sempre, trovate le cure colturali.

Fioriture invernali: la Bergenia crassifolia

Tra le tante varietà di Bergenia, una delle più apprezzate e diffuse è la crassifolia, originaria del continente asiatico ed appartenente alla famiglia delle Saxifragacee. E’ caratterizzata da foglie allargate con margine dentato, di colore verde brillante, facilmente riconoscibili proprio per le notevoli dimensioni. I fiori sono riuniti in pannocchie di colore rosa chiaro e fanno la propria comparsa nella stagione più fredda dell’anno (a volte anticipano la fioritura al mese di novembre), per poi far bella mostra di sé fino alla primavera successiva.

E’ una pianta adatta alla decorazione delle aiuole, utilizzata per lo più come tappezzante, sempre per via dell’ampiezza del fogliame. Se si vuole ottenere una bella fioritura nella prossima primavera, si può provvedere in questo periodo alla divisione dei cespi, mettendo a dimora le nuove piantine ed innaffiandole con moderazione.

Peperoncino, come fargli superare l’inverno

Il peperoncino è una pianta annuale che non resiste al gelo; per questo motivo la coltivazione all’aperto è sconsigliabile, soprattutto in quelle zone caratterizzate da un clima invernale particolarmente rigido. Le piante che potranno superare i mesi più freddi sono comunque quelle più robuste che presentano un aspetto sano e sono dotate di un bel numero di foglie sparse su tutta la chioma. Proprio queste dovranno essere poste al riparo già alla fine di settembre in un luogo al chiuso abbastanza luminoso, ad esempio in casa su un davanzale o sulle scale purchè queste siano illuminate da una vetrata e non troppo fredde.

Naturalmente gli esemplari finora coltivati in piena terra dovranno essere trasferiti in un vaso abbastanza profondo, meglio se di coccio, e non dovranno mai mancare loro le cure colturali più adeguate. Le irrigazioni dovranno essere abbondanti e non bisogna mai lasciare il terreno completamente asciutto fra una bagnatura e l’altra, a patto però che il terreno sia ben drenato e che non si formino nocivi ristagni di acqua. L’acqua utilizzata inoltre dovrà essere rigorosamente a temperatura ambiente.

Settembre, mettiamo a dimora l’Eranthis cilicica

L’Eranthis cilicica è una pianta rizomatosa appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria dell’Europa e dell’Asia. E’ caratterizzata da fusti piuttosto corti, con foglie palmate di colore verde brillante. I fiori sono giallo-oro con brattee verdi molto sottili, e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile, rallegrando il giardino durante il giorno per poi chiudersi di notte o nelle giornate con cielo coperto.

La sua resistenza alle basse temperature la rende particolarmente adatta alla coltivazione in piena terra, anche nelle zone con clima rigido. Perfetta per la decorazione di aiuole, bordure e giardini rocciosi, l’Eranthis cilicica regalerà molte soddisfazioni sia per la facilità di coltivazione che per l’effetto cromatico creato all’interno del giardino.

Fioriture invernali: l’Erica carnea

Tra le tante varietà di Erica presenti alle nostre latitudini, merita una menzione particolare l’Erica carnea, molto apprezzata per la magnifica fioritura invernale, quando il resto del giardino vive il suo riposo vegetativo. E’ caratterizzata da fusti sottili, che portano foglie aghiformi di colore verde scuro, bronzeo o arancio, a seconda della collocazione rispetto alla luce.

Generalmente l’arbusto cresce più in larghezza che in altezza, superando appena il mezzo metro. La particolarità della pianta è data dai fiori rosa o bianchi, che nella stagione invernale spuntano dalla neve, per annunciare l’arrivo imminente della bella stagione. L’Erica carnea cresce facilmente allo stato spontaneo, specie nelle regioni del nord Italia, ma può regalare anche grandi soddisfazioni se coltivata in ambiente domestico, per decorare i giardini nella stagione fredda.

Rose, le cure di settembre

Il mese di settembre segna l’inizio di un momento molto particolare per il nostro giardino; infatti, con l’approssimarsi dell’autunno, possiamo sia goderci lo spettacolo delle piante che toccano il massimo del proprio splendore in questo periodo, sia preparare vasi e aiuole alla fioritura primaverile. Allo stesso tempo, settembre è un momento importantissimo per la cura delle rose che possono andare incontro ad una nuova fioritura e regalarci ancora qualche emozione fino all’arrivo dei primi freddi invernali.

Vediamo quindi cosa occorre fare per ottenere il migliore risultato possibile:

Lavorare il terreno

Il terreno alla base della pianta va smosso avvalendosi di uno strumento adatto alle dimensioni e alla robustezza delle radici; per intenderci, non usate la zappa per lavorare il terreno se le piante sono giovani se non volete correre il rischio di frantumarne le radici rovinandole irreparabilmente. Questo intervento agevolerà la ripresa vegetativa della pianta permettendo all’acqua e all’ossigeno di circolare più facilmente.

Fioriture autunnali: la Lentaggine

Sulle pagine di PolliceGreen abbiamo già parlato del genere Viburno, una pianta rustica molto diffusa alle nostre latitudini. In questo capitolo parleremo di una specie particolare, il Viburnum tinus (comunemente detto Lentaggine), appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee ed originario del bacino del Mediterraneo. Si presenta come un arbusto di grandi dimensioni (può raggiungere i 4 metri di altezza), con foglie ovali ed appuntite di colore verde scuro.

I fiori sono bianchi o rosati, riuniti in ombrelle, e fanno la propria comparsa nella stagione autunnale, per poi decorare la pianta fino alla primavera successiva. I frutti sono invece costituiti da bacche tondeggianti di colore blu o violetto e regalano un ulteriore spettacolo nella tarda primavera o in estate. Il Viburnum tinus è dunque una pianta per tutte le stagioni, poiché si mostra in forme diverse a seconda del periodo dell’anno. Non presenta difficoltà nella coltivazione e si adatta perfettamente anche alle zone con clima rigido: cosa aspettate a piantarla nel vostro giardino?

Fioriture di settembre: l’Anemone giapponese

L’Anemone japonica, meglio conosciuta come Anemone giapponese, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, originaria dell’Asia e caratterizzata da grandi foglie lucide di colore verde chiaro e da fiori di colore bianco oppure rosa con il centro giallo o bianco.

Essendo una pianta perenne, l’Anemone giapponese inizia a perdere la sua parte aerea già in autunno con l’arrivo dei primi freddi, per poi tornare a vegetare in primavera. L’Anemone giapponese è una pianta di facile coltivazione, con la tendenza ad allargarsi e a fiorire di più durante il secondo anno dopo la messa a dimora.

Queste piante non sono molto longeve ma si propagano molto velocemente grazie ai nuovi germogli che spuntano spesso. Per garantire all’Anemone giapponese un robusto sviluppo, tagliatelo alla base dopo che i fiori saranno appassiti.

Fioriture di fine estate: l’Erica settembrina

Tra le piante che fioriscono in settembre è da segnalare l’Erica vagans, una specie di Erica che si caratterizza proprio per la fioritura che avviene in tarda estate; come tutte le eriche, anche la vagans ha un portamento cespuglioso, con foglie aghiformi e i fiori a forma di piccola campanula, di colore rosa oppure rosso porpora.

L’Erica vagans è una pianta piuttosto rustica che, generalmente viene utilizzata per creare una macchia di colore nelle aiuole e nelle bordure, anche se può essere tranquillamente coltivata in vaso ed usata nelle cassette sul terrazzo.

Per assicurarsi un’abbondante fioritura anche l’anno successivo è bene togliere, via via che si formano, le infiorescenze sfiorite ed effettuare una potatura al termine della fioritura o a fine inverno.

Fiori da piantare a settembre, croco, scilla e viola del pensiero

Tra i fiori da piantare a settembre, insieme a tulipani, narcisi e giacinti, troviamo anche viole del pensiero, crochi e scille. Di seguito vedremo brevemente le caratteristiche generali di questi ultimi mentre per i dettagli relativi alle cure colturali di cui necessitano vi rimandiamo alle apposite schede che troverete seguendo i link.

Viole del pensiero

La viola del pensiero è una pianta fiorita molto resistente al freddo e messa  dimora all’inizio dell’autunno rallegra giardini, balconi e terrazze per tutto l’inverno, fino a maggio; la fioritura però si farà più intensa e vistosa a partire dal mese di febbraio. I fiori, inodori, sono piuttosto grandi, a cinque petali e si trovano in una vasta gamma di colori che vanno dal bianco al nero; i più comuni sono però il giallo e il viola. Come accennato, le viole del pensiero possono essere coltivate con successo sia in vaso che in piena terra purchè vengano esposte in posizioni soleggiate o semiombreggiate. Per ottenere una migliore resa estetica è consigliabile piantare in gruppo varietà dello stesso colore e distanziare ciascuna piantina venti-venticinque centimetri l’una dall’altra.

Cosa piantare a Settembre, giacinti, tulipani e narcisi

Tra i bulbi da piantare a settembre per ottenere delle splendide fioriture primaverili, spiccano senz’altro giacinti, tulipani e narcisi. Mentre per le cure colturali vi rimandiamo alle schede relative di seguito vedremo le caratteristiche generali di ciascuno di essi e vi riveleremo qualche segreto per coltivarle con successo.

Giacinti

Il giacinto è una bulbosa dai fiori vistosi e profumati che è possibile coltivare sia in piena terra che in vaso purchè il terreno sia leggero e ben drenato. Interrare i bulbi in questo periodo dell’anno permetterà alle radici di svilupparsi prima che arrivino i primi freddi e di regalarci lo spettacolo della fioritura tra la fine di marzo e maggio (a seconda della specie). Per la coltivazione in giardino evitiamo accuratamente di concimare il terreno con letame o prodotti organici che potrebbero danneggiare il bulbo; meglio invece orientarsi su concime minerale complesso granulare. I bulbi vanno piantati a una distanza di circa 15 centimetri l’uno dall’altro. Per la coltivazione in vaso il terreno ideale è costituito da un miscuglio di terriccio universale (70-80%) e sabbia (30-20%).

Piante da giardino: l’Ancusa

L’Ancusa è una pianta appartenente alla famiglia delle Boraginacee ed originaria dell’Europa e dell’Africa del sud, molto diffusa in tutte le zone del bacino del Mediterraneo. E’ caratterizzata da lunghi fusti sottili di colore grigio, spesso ripiegati a causa dell’eccessiva altezza della pianta. Le foglie sono lanceolate, di colore verde chiaro, ricoperte di peluria, così come i fusti. I fiori sono a forma di stella, di colore azzurro o blu,  e fanno la propria comparsa in primavera, per poi rallegrare l’ambiente per tutta l’estate con dei simpatici mazzetti.

E’ una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo nei prati, ma può anche regalare grandi soddisfazioni se coltivata in ambiente domestico, non richiedendo cure particolari per crescere al meglio della propria bellezza.