Concime, caratteristiche ed utilizzo

Non c’è pianta che regali il meglio della sua bellezza senza l’uso di un buon fertilizzante, così come non c’è terreno che permetta alle piante di mostrarsi nel pieno del proprio splendore prescindendo dall’utilizzo di un concime appropriato. La concimazione rappresenta infatti una delle fasi più importanti nell’arte del giardinaggio, essendo responsabile della buona salute della pianta e del terreno.

Diversi sono gli elementi di cui ha bisogno una pianta per crescere al meglio, primo fra tutti l’azoto, responsabile sia della crescita della pianta stessa che della bellezza del fogliame. Il fosforo aiuta invece la crescita dell’apparato radicale, oltre a contribuire alla buona salute dei frutti. Per il sapore dei frutti e per la colorazione dei fiori si utilizza invece un fertilizzante a base di potassio, mentre il calcio favorisce lo sviluppo della pianta.

E’ chiaro che non tutte le piante necessitano di concimazioni complete, ma in molti casi è opportuno apportare fertilizzazioni ad ampio spettro, in modo da rispondere a tutte le esigenze della pianta stessa. Nei capitoli seguenti tratteremo di concimazioni specifiche per ogni tipo di pianta, mentre in questa sede ci preme ricordare che esistono fertilizzanti organici, come il letame, la farina di ossa, la cenere di legna o le alghe marine, e concimi chimici.

I primi vengono utilizzati sin dall’antichità e consentono di ottenere risultati sorprendenti sia per la salute che per la bellezza della pianta. I fertilizzanti chimici, pur essendo efficaci nella maggior parte dei casi, possono arrecare danni alla salute dell’uomo, specie se utilizzati nel trattamento di ortaggi e frutti.

Ricordiamo infine che un fertilizzante può essere liquido, granulare o in polvere, utilizzabile sia “a secco” che diluito nell’acqua delle irrigazioni. Sul quando, quanto e come concimare vi rimandiamo ad altri articoli, considerando che non tutte le piante hanno le medesime esigenze.

Photo Credits: greendiary.com

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