Dracula simia, orchidea sempreverde

dracula simia orchidea sempreverde

La famiglia delle Orchidaceae può contare su centinaia di specie diverse dagli effetti cromatici e dalla forma incredibile. Una di esse, la Dracula Simia, può contare su un aspetto davvero particolare. La sua corolla, vista frontalmente, ricorda il viso di una scimmia. Si tratta di una specie più rara dell’Orchid simia, con la quale divide l’epiteto di “orchidea scimmia”: in questo caso la somiglianza è impressionante.

Il genere dracula è composto dal oltre cento specie di orchidea sempreverde, amanti degli ambienti particolarmente umidi e ombrosi. Questi fiori sono prevalentemente diffuse in Ecuador ed in Colombia dove tra i 500 ed i 2500 metri di altezza, nelle foreste si possono riscontrare tutti i fattori ambientali utili alla loro crescita e sviluppo. Il nome significa “piccolo drago”: questo perché il suo classificatore, Carlyle Luer, negli anni 70 ebbe l’impressione di vedere un drago nelle loro fattezze.

Al contrario, osservando la dracula simia, i petali ed i pistilli riproducono in modo incredibilmente credibile le fattezze di una scimmia, al tal punto da rendere famosa questa specie, nonostante le sue difficoltà di coltivazione, in tutto il mondo. L’impollinazione è di tipo entomofilo e avviene grazie a degli speciali ditteri della famiglia Drosophilidae, attratti dalla particolare struttura del fiore che ricorderebbe alcuni funghi. Anche l’odore concorre a favorire la riproduzione: abbastanza repellente nell’uomo, molto vicino all’odore di feci o materiale in decomposizione, quest’ultimo è gradito all’insetto che in questo modo ne consente la riproduzione.

La dracula simia, al pari delle altre specie del suo genere di orchidea, non entra in riposo vegetativo, ma cresce durante tutto l’arco dell’anno. A meno che non si possieda una cantina abbastanza umida e buia, è quasi impossibile coltivare questo genere di fiore, e l’orchidea scimmia non fa eccezione. Le temperature non devono superare i 18-20 °C durante il giorno e 10-12 °C. Non è possibile stabilire con certezza il momento della sua fioritura a causa della mancanza di fermo vegetativo.

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