Giardini rocciosi o rock garden: createli con stile

giardini rocciosi

Se si abita in montagna o presso il mare, per realizzare il nostro rock garden, non c’è di meglio che utilizzare piccoli mas­si o pezzi di roccia esistenti nelle immedia­te vicinanze. Se invece si abita in pianura è bene servirsi di sassi di fiume, piuttosto gros­si, levigati dalla corrente e di vario colore.

E importante evitare l’uso dei conglomerati, ossia di rocce formate da un impasto di tipo cementizio in cui è incorporata della grossa ghiaia. È anche sconsigliabile il tufo che tal­volta è così ricco di anfrattuosita da sem­brare finto e che si rivela piuttosto difficile da sistemare.

Ad ogni modo, è bene tener presente che l’uso di blocchi di roccia troppo piccoli ge­nera solo confusione.

È necessario anche poter disporre di un buon numero di lastre di pietra o di sassi di forma piatta per creare alcuni gradini utili a trattenere il terriccio e ad ancorare perfet­tamente le piante per impedire che al primo acquazzone tutto frani miseramente riducen­dosi a un solo e informe ammasso.

Tanto per indicare una misura approssimati­va, possiamo dire che la roccia più piccola non deve essere inferiore ai 20-30 cm di diametro; il massimo è calcolabile soltanto in virtù dell’ampiezza totale della roccaglia.

Quando ci si appresta a realizzare un giardino roccioso per prima cosa è bene stabilire con precisione l’orientamento, tenendo conto che la costruzione acquista sfumature e chia­roscuri assai suggestivi se sole e ombra possono giocarvi un ruolo determinante.

A tale scopo

è infatti errato porla in pieno so­le o in assoluta ombra, è meglio cercare una posizione intermedia: Ovest o Nord-Est.

Delimitato lo spazio da attrezzare a rocciato, è opportuno zappare in profondità il terre­no, almeno a una trentina di cm, e liberarlo da ogni radice o erbaccia. Quindi bisogna mescolare alla terra un po’ di sabbia gros­solana e coprire il suolo con uno strato di ghiaia di almeno 10 cm. Su questo strato si deve porre terra mista a 1/3 di sabbia gros­solana per altri 10 cm, pressando bene il tutto con il piede per creare un piano di appoggio solido, in modo che non si verifichino cedimenti di sorta, neppure in caso di piogge prolungate o di eccessive annaf­fiature.

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