Lavori di febbraio: potare e mettere a dimora nel frutteto

potaturaIl mese è ormai inoltrato e sebbene le temperature talvolta troppo basse possano portare a procrastinare alcune azioni, tra i lavori di febbraio da mettere in atto senza indugiare troppo, vi sono quelli riguardanti il frutteto. E più nello specifico la potatura e la messa a dimora delle nuove piante chiamate ad attecchire adeguatamente ed a svilupparsi con l’arrivo della primavera. Operazioni necessarie per raccogliere adeguati frutti con la bella stagione.

Prima di tutto è necessario pensare alla potature, mai così importante come nel caso degli alberi da frutto. Che si parli di ulivi, di meli o ciliegi, l’atto di “sfoltire” i rami influisce in maniera più che sostanziale sulla capacità degli stessi di portare frutti. Potrà confermarvelo qualsiasi contadino che ha avuto a che fare con le piante sopracitate: dei tagli male effettuati apportano solo danni e problemi. Per questo motivo non smetteremo mai di suggerirvi di avvalervi di personale specializzato per questo tipo di operazione. Lasciarsi andare al fai da te, se non si è preparati, rischia solo di mettere a repentaglio il raccolto e non solo nell’immediato futuro.

Una potatura mal fatta incide anche sullo sviluppo dell’albero e sulla sua forza. Un albero dalle deboli difese non sarà in grado di sopportare temperature, umidità ma soprattutto gli attacchi di funghi ed insetti.  Tra le potature effettuabili (è necessario aspettare la fine del mese se lo stesso è troppo piovoso o troppo freddo, lo ricordiamo, n.d.r.) vi sono anche quelle di alcuni “arbusti” da frutto come ad esempio il lampone, ribes ed uva spina.

Una volta effettuata la potatura bisognerà concimare adeguatamente le piante con del materiale organico come il letame maturo o dello stallatico, in modo tale che al momento della ripresa vegetativa le piante possano usufruire del giusto apporto di elementi nutritivi. In caso di ciliegi, peschi, susini ed albicocchi è bene passare anche un prodotto antifungino.

Per ciò che riguarda la messa a dimora, prese tutte le precauzioni del caso per gli scavi, è possibile impiantare nuovi virgulti delle piante sopracitate.

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