Mosca della bietola, insetto parassita

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La mosca della bietola è un piccolo dittero decisamente fastidioso per le nostre colture estive. Trovate le foglie delle vostre bietole mangiucchiate ed accartocciate e vi sembra di notare delle mosche in vicinanza? Iniziate a preoccuparvi.

Non vogliamo ovviamente allarmarvi, ma la mosca della bietola è un insetto in grado di compiere almeno 4 generazioni l’anno di cui in pratica due e mezzo concentrate nei mesi estivi, momento nel quale i vostri vegetali sono in piena crescita o forte rigoglio. E’ ovviamente necessario tenere sotto controllo la situazione. Questo piccolo ma tedioso insetto appartiene alla famiglia degli antomiidi e predilige con particolare gusto le bietole, le barbabietole e gli spinaci: le verdure che nel periodo estivo tendiamo a consumare un po’ di piùe che talvolta coltiviamo anche fuori stagione (gli spinaci neozelandesi infatti possono essere coltivati d’estate).

Ad occhio nudo rischiamo di non distinguerla da una normale mosca di piccole dimensioni, ma guardandola da vicino possiamo notare che i suoi 5-6 mm di lunghezza sono correlati da un torace grigiastro e da un addome grigio giallastro corredato da una fascia longitudinale più scura. Il capo è più chiaro e corredato da due occhi rosso porpora, mentre il resto del corpo è rivestito da corte setole. La mosca della bietola è più pericolosa nella sua forma larvale. Sebbene molto piccole, le larve giallo-verdastre di questo insetto scavano delle mine molto lunghe nel mesofilo, portando al marciume ed al disseccamento le foglie, mettendo alla lunga a rischio anche la stessa sopravvivenza della pianta.

L’insetto sverna come pupa nel terreno. Con l’arrivo della primavera gli adulti della prima generazione ovidepongono nella pagina bassa delle foglie, iniziando ad attaccare le piante già presenti per poi continuare il loro lavoro trofico, come già indicato, nel corso dell’estate con almeno due successive generazioni. Nei paesi più caldi si può arrivare a raggiungerne anche cinque nell’arco dell’anno. La lotta contro la mosca della bietola è di tipo chimico e avviene prima di tutto attraverso un campionamento sulla pianta per comprendere quante uova siano state effettivamente deposte. La soglia di intervento va da 4 a 20 uova per pianta. Essa avviene con farmaci endoterapici.

Photo Credit | INRA

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