Natale 2011:augura buone feste giocando con il significato dei fiori

Buon Natale a tutti! In una giornata come questa, dove la bontà e la gioia si spera regnino sovrani, non vi è niente di meglio che pensare ad augurare un buon natale ed a farlo con i fiori. Ormai si conoscono perfettamente le piante della tradizione. Vogliamo quindi proporvi una sorta di gioco: pensare al Natale ed agli auguri per le feste in base al significato dei fiori ed alle loro leggende.

Ovviamente utilizzeremo a nostro piacimento quei fiori e quelle piante che già da sole rappresentano  il natale, partendo dal vischio per arrivare alla rosa di Natale.  La prima pianta che mi viene in mente è una parente molto stretta della stella di natale: l’euforbia mili. Questa famiglia, come molti di voi già sapranno, include anche delle piante semi-succulente e succulente.  Questa particolare fioritura è strettamente legata alla figura di Gesù: anche se al pari della mirra portata dai magi, focalizza sulla morte del Salvatore, sulla sua umanità.

All’opposto troviamo la rosa di Natale, o elleboro. Questi piccoli fiori bianchi, per tradizione, non solo rappresentano  un sentimento di liberazione, ma anche le lacrime di una pastorella che si era trovata davanti la mangiatoia di Gesù Cristo senza avere un dono da lasciare perché molto povera. Fu un angelo, che impietositosi per la disperazione della piccola, decise di trasformare le sue lacrime in stupendi fiori simili a rose. Una leggenda che è andata intensificandosi grazie alle origini autoctone della pianta nel luogo della natività.

Pensate poi ad una delle piante per antonomasia, molto gradita negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni: il vischio. Il suo significato è “fortuna”, ma in merito al Natale non solo è la migliore scusa per baciare la persona amata, ma anche una pianta che richiama una leggenda molto simile a quella di Scrooge. Un uomo avaro e cattivo infatti, grazie all’azione del vischio, ha la possibilità di osservare non osservato i suoi parenti ed amici, scoprendo come siano disperati e in disgrazia. Ne rimane così commosso che dalle lacrime cadute dai suoi occhi nascono tante piccole piantine di vischio.

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