Orto e fasi lunari, quale è il rapporto?

Quale è il rapporto tra orto e fasi lunari? Sono diversi i testi che consigliando di regolarsi in base all’attività del satellite della Terra per seminare e trapiantare ortaggi e piante.  Vediamo insieme per questo accade.

luna

Relegare tutto ciò ad una tradizione popolare non è propriamente corretto: anche nella coltivazione biodinamica le fasi lunari vengono utilizzati come base dell’attività agricola con risultati importanti. Vero è però allo stesso tempo che la stessa reazione della pianta all’ambiente che la circonda, luna compresa, a dettare come gestire effettivamente ogni azione. Non bisogna dimenticare che ad ogni ortaggio corrispondono determinate indicazioni relative alle fasi lunari.

Perché questo accade? Non è la fase lunare di per se stessa ad influenzare, a livello scientifico, lo sviluppo della pianta, ma la luce che la stessa emana. Questa infatti, seppur flebile, può agire sul tempo fotoperiodico delle stesse, portando dei cambiamenti nel “comportamento” dell’esemplare. Un po’ come accade negli esseri umani quando il loro ritmo sonno-veglia viene disturbato. E proprio sulla base di questo ragionamento che diverse ricerche sono state eseguite per comprendere le effettive reazioni. Ed è stato verificato che alcune piante hanno addirittura dei meccanismi interni per contrastare l’assorbimento di questo tipo di luce.

Ciò avviene attraverso una modifica dell’orientamento delle foglie a seconda del momento della giornata questo perché la percezione fotoperiodica avviene attraverso di esse. Un esempio valido? Le leguminose. In queste piante, come anche nella soia, nel trifoglio e nelle arachidi vi sono dei meccanismi che portano l’esemplare a modificare la posizione delle foglie da orizzontale di giorno a verticale di notte.

Photo credit | Pixabay

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