Le erbe digestive

Erbe digestive

Pranzi, cene e cenoni hanno messo a dura prova il vostro stomaco ed il vostro intestino nel periodo natalizio? Vi siete abbuffati a più non posso ed ora vi sentite gonfi e stanchi? E allora è il caso di porre rimedio al problema, cercando di digerire i “mattoni” che sono entrati nel nostro stomaco, per poi farci trovare pronti all'abbuffata del cenone di Capodanno. Come fare? Utilizzando delle erbe che favoriscono la digestione e depurano l'organismo.

Di erbe digestive ne esistono a decine, ma in queste poche righe cercheremo di concentrarci sulle più comuni con la promessa di tornare sull'argomento in un capitolo successivo. Ricordiamo comunque che è controproducente affidarsi alla terapia fai da te e che prima di qualunque mossa in questo senso è sempre opportuno consultare il medico, il farmacista o un esperto in erboristeria.

Albero di Natale: come farlo durare a lungo

Ormai il Natale è passato ma non per questo dovete dimenticare l’abete che vi ha accompagnato durante queste giornate di festa, rendendo più allegra la casa grazie alle sue colorate decorazioni; per mantenere l’albero di Natale il più possibile bello e vitale, o almeno fino alla fine delle feste, dovete adottare qualche piccolo accorgimento.

Generalmente, infatti, gli alberi di Natale che adornano le nostre casa sono abeti rossi, piante tipiche delle regioni del Nord Europa che da noi si trovano allo stato spontaneo sulle Alpi; l’abete rosso è una pianta che non è adatta a vivere in giardino né può sopportare le alte temperature estive se non previe abbondanti annaffiature.

Per far durare più a lungo possibile l’abete, tenete la pianta lontano dalle fonti di calore e, nel caso in cui lo posizioniate

vicino ai termosifoni, accertatevi che essi siano spenti; esponente la pianta in piena luce, e ruotatela di un quarto ogni giorno affinché la parte rivolta verso il buio non soffra eccessivamente.

Aceto al peperoncino, la ricetta

Come i dolci peperoni, anche i peperoncini appartengono al genere Capsicum; a differenza dei primi però sono caratterizzati da un contenuto piuttosto elevato di capsicina, che è la sostanza alla quale devono la loro piccantezza. Inoltre, i peperoncini contengono maggiori quantità di vitamine, soprattutto C ma anche A, B e D.

Il loro sapore inconfondibile rende i peperoncini particolarmente apprezzati in cucina dove vengono impiegati nella preparazione delle pietanze più svariate, interi

o tritati, freschi, essiccati, sott'olio o sottaceto. I peperoncini rossi, in particolare, vengono utilizzati anche per ottenere un aceto aromatico ottimo per condire carni rosse, carne di maiale e insalate di patate.

Sovescio

Sovescio Sotto il nome di sovescio, o concimazione verde, va

Piante con bacche rosse: l'Eleagnus

L'Eleagnus o Olivanto è una pianta arbustiva originaria del continente asiatico ed appartenente alla famiglia delle Eleagnacee. E' caratterizzata da un fusto eretto molto ramificato, che può raggiungere i cinque metri di altezza, e da foglie piccole e lanceolate che possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie (dal grigiastro al verde chiaro, dall'argenteo al verd

e scuro). I fiori sono di piccole dimensioni, di colore bianco, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile o in autunno. I frutti sono delle bacche di colore rosso e compaiono sui rami in autunno o in inverno.

L'Olivanto si può coltivare in vaso, ma il meglio della propria bellezza lo regala nella coltivazione in piena terra, adattandosi perfettamente all'utilizzo come pianta da siepe o come barriera frangivento. Non richiede cure particolari ed una volta piantata cresce con estrema facilità, allargandosi a vista d'occhio.

Tintura madre di carciofo per digerire i pranzi delle feste

In questi giorni di grandi abbuffate è normale che si verifichino disturbi digestivi e senso di gonfiore e di pesantezza; fortunatamente un aiuto viene dalla verdura e in particolare dal carciofo, un ortaggio che in genere viene usato in cucina per preparare squisiti contorni grazie alle sue infiorescenze commestibili. Forse, però, non tutti sanno che il carciofo è molto usato in erboristeria e in fitoterapia per le sue proprietà depurative.

Il carciofo, infatti, è un alleato della salute del fegato e delle vie biliari, ed è un ottico disintossicante e diuretico, oltre ad essere in grado di abbassare il livello di colesterolo nel sangue; proprio per questo, l’azione benefica del carciofo risulta irrinunciabile in un periodo dell’anno come quello delle feste di Natale in cui i pasti abbondanti si s

usseguono e c’è bisogno di un aiuto “verde” per liberarsi dagli eccessi. Oltretutto, l’azione depurativa del carciofo è utile anche per mantenere la pelle bella e luminosa.

In fitoterapia vengono utilizzate soprattutto le foglie e i rizomi del carciofo che, dopo l’essiccazione, vengono conservati i recipienti di vetro lontano dalle fonti di calore.

Come difendere le piante dal maltempo

Nei giorni scorsi l’Italia è stata flagellata dal maltempo, e un po’ in tutto il Paese si sono verificate nevicate e gelate; secondo le recenti previsioni, l’ondata di brutto tempo non è ancora finita e si registrano piogge in diverse regioni.

Se il maltempo provoca disagi dal punto di vista della viabilità, non dobbiamo dimenticare i danni che provoca alle coltivazioni e alle piante stesse, anche quelle che abbiamo sul terrazzo di casa, che se non vengono protette, potrebbero riportare seri danni; proprio per questo la Coldiretti ha stilato un piccolo vademecum per difendere le piante dal freddo, specie quello notturno, e dalle piogge.

Per prima cosa collocate i vasi contro il muro anziché vicino alla ringhiera, in modo da assicurargli un maggiore calore; per lo stesso sistemate i vaso a terra anziché in alto. Un’ottima protezione per il freddo di questo periodo è data d

al tessuto non tessuto, un telo traspirante che protegge le piante dalle intemperie che è facilmente reperibile nei negozi specializzati.

La storia dell'albero di Natale

La storia dell'albero di Natale

Il simbolo per eccellenza del Natale è sicuramente l’albero, e oggi, finalmente, ve lo potrete godere insieme a tutta la famiglia; ma da dove nasce la tradizione di addobbare l’abete per festeggiare il Natale? Approfittando di questo giorno, oggi, vi racconteremo la storia dell’albero di Natale.

A differenza del Presepe, che ricorda la Natività, l’albero di Natale, non ha radici prettamente cristiane, anche se rappresenta il rinnovarsi della vita, e il ciclo continuo della natura. La figura dell’abete era presente già nel Medioevo, e con il passare dei secoli è stato assimilato anche dalla religione cristiana, tanto che, anche nel luogo per eccellenza della cristianità cattolica, cioè Piazza San Pietro, svetta un grande abete decorato e illuminato.

Non si hanno molte notizie sull’abitudine di how can i get my ex girlfriend backnali-decorare-albero-natale/11391/”>addobbare l’abete in occasione delle feste di Natale, e le prime testimonianze risalgono alla Germania del XVI secolo, quando, secondo una cronaca del 1570, si iniziò a decorare l’abete con fiori di carta, datteri, noci e mele. In ogni caso è la città di Riga che si vanta di aver addobbato il primo “albero di Capodanno” nel 1510.

Piante di Natale: l'Eugenia Caryophyllata

L'Eugenia Caryophyllata non è propriamente una pianta di Natale, ma la particolarità del fogliame in questa stagione dell'anno fa sì che la si possa adattare anche ad un eventuale regalo. Nella stagione invernale, infatti, il fogliame più giovane tende ad assumere una co

lorazione rossastra, così come rossi sono i fiori che spunteranno di qui a qualche mese.

Si tratta di una pianta coltivata per lo più in vaso, all'interno delle pareti domestiche, vista la scarsa resistenza alle basse temperature. Nelle zone con inverni meno rigidi, tuttavia, la si può allevare anche in piena terra, per utilizzarne i semi, vale a dire i chiodi di garofano.Temperatura a parte, l'Eugenia caryophyllata non richiede grandi attenzioni, adattandosi anche alle esigenze di ha poco tempo da dedicare alle amiche piante.

Risotto alle viole per un pranzo di Natale floreale

Ormai non resta che fare il conto alla rovescia per il pranzo di Natale e di Santo Stefano, quindi avrete sicuramente già deciso il menù; se però qualcosa non vi convince e siete ancora alla ricerca di un piatto sfizioso, perché non vi “buttate” sui fiori?

Ci sono, infatti, alcuni fiori che sono perfetti da usare in cucina, sia per arricchire le insalate che per insaporire zuppe e risotti; nei giorni scorsi vi abbiamo presentato il menù vegetariano per il pranzo di Natale, ma se volete proprio stupire i vostri ospiti, oltre alle verdure, provate ad offrire loro un piatto a base di fiori, come ad esempio il risotto alle viole.

La viola, nonostante possieda un aroma piuttosto intenso, è molto versatile in cucina, e può essere utilizzata sia nelle insalate che nei primi piatti, passando per i gelati; inoltre, i fiori della viola sono otti

mi fritti in pastella. La viola è un fiore che possiede diverse proprietà salutari: è diuretica, emolliente, depurativa, decongestionante ed è un buon rimedio contro l’acne, oltre ad essere utile per regolare la sudorazione ed aiutare le funzioni intestinali.

La Stella di Natale bianca

Finalmente ci siamo. Il Natale è arrivato anche quest'anno e restano solo poche ore per correre alla ricerca dell'ultimo regalo. Come sempre, uno dei più apprezzati è la classica pianta, purché non si cada nella banalità, regalando la solita Stella di Natale o una qualunque pianta dai fiori rossi. Non fraintendete amici di PolliceGreen, non c'è nulla di male nel regalare una Euphorbia o una pianta con can i get my ex back//www.pollicegreen.com/fiori-rossi-natale/11188/”>fioritura rossa, ma per non correre il rischio di sembrare monotoni, possiamo puntare su un dono un po' più originale, quale può essere ad esempio la Stella di Natale bianca.

Si tratta sempre di una Stella di Natale – direte voi – ma scegliere un colore diverso può comunque essere considerato sintomo di originalità e dare un tocco “delicato” al vostro regalo. Attenzione però, perché la Stella di Natale bianca ha bisogno di particolari accorgimenti in fatto di luce e temperatura. Il consiglio è quello di esporla in posizione luminosa, lontano dal calore dei termosifoni e ad una temperatura compresa tra i 16 ed i 18 gradi. Per il resto, la coltivazione è simile a quella della Stella di Natale classica, come dimostra la scheda che segue.

Piante di natale, il leucospermum

Regalare una pianta per natale è sempre una buona idea, sia che ci si orienti verso i classici, dei quali vi abbiamo già abbondantemente detto, quali la Stella di natale sia che ci si rivolga a qualcosa di più insolito come un peperoncino ornamentale o una Leucospermum che è la pianta della quale vi parliamo oggi.

Il leucospermum, noto anche con il nome comune di puntaspilli, è in realtà una pianta a fioritura primaverile ma nel periodo natalizio è facile trovarla forzata in vivai e garden center. In ogni caso, è più diffusa per l'ultilizzo dei fiori recisi che come pianta ornamentale anche se la coltivazio

ne in vaso non è difficile (più proibitiva invece quella in piena terra, soprattutto nelle zone caratterizzate da climi più rigidi).

Come fare un cesto di Natale con fiori, frutta e prodotti dell'orto

Ci siamo ragazzi, ormai mancano pochissimi giorni al Natale e la corsa al regalo dell'ultimo minuto si fa più frenetica che mai. Se non volete regalare la solita, banalissima pianta di Natale (per quanto bella ed originale possa essere), puntate su un dono di sicuro effetto, come può esserlo – ad esempio – un cesto natalizio. Idea scontata? Non proprio, se ci adoperiamo nel fai da te e se scegliamo prodotti assolutamente naturali, come fiori, frutta e ortaggi.

Cosa occorre per realizzare un cesto di Natale con prodotti naturali

  • un cesto di vimini
  • paglia naturale o sintetica
  • carta trasparente
  • carta crespa rossa
  • nastri rossi, argentati o dorati
  • bustine trasparenti
  • alimenti vari

Regali "piccanti" per natale, il ciliegino autunnale

Non sapete cosa regalare a natale? Perchè non una pianta? E se siete stufi di stella di natale, agrifoglio, vischio e pungitopo, siate originali e regalate un peperoncino! La nostra idea regalo per natale di oggi è infatti il Capsicastro, un peperoncino non commestibile molto diffuso come pianta ornamentale. Vediamo di conoscerlo meglio:

Capsicastro (Solanum capsicastrum)

Il Capsicastro (Solanum capsicastrum), noto anche co

n il nome comune di ciliegino autunnale o ciliegino invernale, è un arbusto sempreverde originario del Brasile. Raggiunge altezza e diametro pari a circa 30-40 centimetri ed è caratterizzato da fusti legnosi e morbidi dai quali si dipartono lunghe foglie lanceolate di colore verde scuro. I fiori bianchi stellati fanno la propria comparsa in estate (Giugno-Luglio) e in autunno  lasciano il posto ai frutti, bacche verdi non commestibili che una volta giunte a maturazione diventano di colore rosso brillante.