Coltivare le piante in vasi sospesi

piante ricadenti

Dalle maestose felci alle deliziose petunie sono moltissime le piante con portamento ricadente che possiamo valorizzare coltivandole dentro a vasi sospesi, perfetti per dare un tocco di eleganza e colore a giardini, pergolati, balconi e terrazze. Basta fare i giusti abbinamenti e trovare l’angolo più adatto perchè diventino un elemento di arredo senza arrecare disturbo ai “passanti”.

Dopo aver individuato l’esposizione più adatta al tipo di coltivazione prescelta (le felci ad esempio vanno tenute in ombra totale) e avere installato il supporto (anche un gancio piuttosto resistente sul soffitto o su una trave di legno va bene) assicuriamoci che il materiale di cui è fatto il vaso sia abbastanza resistente; lo stesso vale per il supporto e la catenella che dovrà collegare il vaso a questo. Nel valutare la solidità del sostegno dovrete tenere presente che il vostro vaso sospeso una volta annaffiato peserà un po’ di più di quando lo avete appeso con la terra asciutta.

Piante rampicanti: l’Allamanda

allamanda

L’Allamanda è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Apocinacee ed originaria dell’America del Sud, sebbene la sua coltivazione sia ormai diffusa in tutte le zone temperate del pianeta.

Allo stato spontaneo può superare tranquillamente i 10 metri di lunghezza, strisciando sul terreno o arrampicandosi su sostegni naturali. Alle nostre latitudini, invece, viene coltivata in vaso e non raggiunge mai lunghezze superiori al metro e mezzo.

E’ caratterizzata da fusti sottili che presentano un fogliame ovale e lanceolato dal colore verde brillante. I fiori fanno la propria comparsa in primavera e decorano la pianta fino all’autunno. Si tratta di fioriture di notevoli dimensioni (fino a 10 centimetri di diametro), a forma di imbuto e colorate per lo più di un bel giallo intenso (alcune specie sono bianche o violacee). Al termine della fioritura, l’Allamanda si ricopre di un gran numero di bacche contenenti semi.

Come rinverdire al piede una siepe

rinverdire una siepe

Con il passare del tempo tutte le siepi tendono a spogliarsi al piede, i motivi di questo fenomeno sono da riscontrare soprattutto nella crescita in altezza e nell’invecchiamento della pianta; tutto ciò si può evitare, o per lo meno alleviare, con un’accurata potatura atta a valorizzare la vegetazione fin dal basso.

La prima cosa da fare è procedere alla piantumazione alla base di piante più piccole in modo da creare un secondo ordine di facile manutenzione; le piante adatte per questa operazione sono quelle di piccola taglia in modo da non danneggiare l’apparato radicale della siepe principale. Vediamo adesso quali sono le piante più appropriate per la piantumazione alla base.

Nella parte in ombra della siepe, le piante più adatte sono: la sarcococca, nella specie di piccola taglia che è più resistente e di più facile manutenzione, la maonia, che fiorisce tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, gli Evonimus, molto versatili e resistenti, e il bosso, dalla crescita lenta e dall’alta resistenza al freddo.

Le piante fiorite da appartamento

piante fiorite da appartamento

Molte piante fiorite crescono bene anche in appartamento. Nulla quindi vieta agli appassionati di giardinaggio o a coloro che, più semplicemente, desiderano dare un tocco di colore alla casa in modo “naturale”, di coltivare con successo specie nella gran parte dei casi riservate ad abbellire balconi, terrazze e giardini. Naturalmente si dovrà avere cura di scegliere l’esposizione più adatta e di adottare alcuni piccoli accorgimenti che ne valorizzino la resa estetica.

Ciò premesso, tra le piante fiorite adatte alla coltivazione all’interno troviamo la medinilla (Medinilla magnifica), la violetta di Persia (Exacum affine), la primula (Primula malacoides), la campanula (Campanula carpatica) e la calceolaria (Calceolaria herbeohybrida). Alcune di esse potranno restare a far parte dell’arredamento per molto tempo, altre invece andranno eliminata passata l’epoca della fioritura.

La medinilla, dalle lunghe foglie verdi e dai magnifici fiori ricadenti è perfetta per la classica sistemazione dietro alla finestra del salone. Tuttavia può fare bella mostra di sè anche in veranda a patto che sia protetta da una tenda. Dopo la fioritura va “ripulita” tagliando gli steli; rifiorirà a patto di ricevere sempre abbastanza luce.

Piante acquatiche: la Bacopa

bacopa

La Bacopa è una pianta acquatica appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae originaria dei Paesi tropicali e subtropicali; è caratterizzata da fusti carnosi molto ramificati a portamento strisciante che crescono sott’acqua, da piccole foglie carnose e da fiori da 4 o 5 petali di colore lilla o bianco. Queste piante tendono a diventare tappezzanti, possono essere coltivate come sommerse ma in questo caso non producono fiori.

La Bacopa può vivere sia al sole che all’ombra, purché il luogo sia luminoso; non teme neanche il freddo, a patto che il laghetto nel quale si trova non geli. Vanno preferibilmente poste a dimora interamente sommerse, si adattano male agli stagni bassi, perché le loro acque tendono a scaldarsi molto nei mesi più caldi.

Piante grasse: la Crassula corallina

crassula corallina

Torniamo ancora a visitare il nostro angolo di piante grasse, per presentarvi stavolta la Crassula corallina, spettacolare pianta appartenente alla famiglia delle Crassulacee ed originaria dell’Africa del sud.

Alle nostre latitudini presenta qualche difficoltà di coltivazione, tanto che solitamente la si trova solo nei giardini dei veri appassionati del genere, di coloro cioè che accettano di prendersene cura nonostante le molteplici esigenze.

Si tratta di una pianta che presenta radici carnose e molto consistenti, che possono allungarsi per diversi centimetri all’interno del terreno, richiedendo quindi un contenitore dalle dimensioni cospicue rispetto alla grandezza della pianta. I fusti sono piuttosto sottili, sia eretti che striscianti, e presentano foglie ovali dal colore verde scuro, a volte marrone o rossastro nella parte bassa della pianta.

Come coltivare le Dahliae

dahlia

Dopo avervi illustrato qualche post fa le caratteristiche del genere Dahlia, oggi vi riveliamo qualche segreto per coltivarle al meglio. Nonostante siamo a metà maggio, non è tardi per piantare le Dahliae, soprattutto se vi trovate in regioni freddi; inoltre, se vengono messe a dimora in un terreno caldo riescono a crescere velocemente e a scampare agli attacchi dei parassiti.

Il terreno scelto per la messa a dimora va lavorato in profondità e mescolato con del compost, in modo da offrire il giusto nutrimento alle piante, al contrario non aggiungete concime o letame, perché renderebbero la Dahlia più esposta agli attacchi parassitari e le provocherebbero dei problemi di crescita.

Come prolungare la freschezza dei fiori recisi

fiori recisi

Ricevere in dono un bel mazzo di fiori fa sempre piacere, peccato, però, che dopo qualche giorno perda inevitabilmente la sua bellezza; i tentativi per prolungare la freschezza dei fiori recisi sono da sempre stati numerosi, ma spesso poco fruttuosi: del resto, recidere un fiore significa dividerlo dall’organismo che lo nutre.

Esistono alcuni piccoli accorgimenti per ritardare il deperimento dei fiori recisi, di certo non si possono ottenere miracoli ma un piccolo miglioramento nella salute e nell’aspetto dei fiori sì, quindi vediamo quali sono.

Idee per un davanzale fiorito

idee davanzali fioriti

Anche se spesso e volentieri ci occupiamo di dare dei consigli di giardinaggio a coloro che posseggono uno spazio abbastanza ampio per dedicarsi alla coltivazione di piante ornamentali, alberi da frutto e persino ortaggi, non dimentichiamo le esigenze di chi, pur essendo amante del verde, vive in città e dispone di uno spazio piuttosto ristretto per coltivare la propria passione.

Con un pizzico di inventiva e ancor meno impegno infatti anche i nostri balconi e davanzali possono offrirci delle grandi soddisfazioni, basta procurarsi fioriere e portacassette e fare i giusti accostamenti per ottenere effetti sorprendenti. Ecco quindi alcune idee utili per raggiungere lo scopo:

Se desiderate una composizione equilibrata potete alternare all’interno della stessa cassetta piante dal portamento eretto con altre ricadenti: angelonie, petunie e ipomea (le cosiddette campanelle delle quali vi abbiamo parlato qualche tempo fa) andranno benissimo insieme e potrete anche sbizzarrirvi con la scelta dei colori realizzando composizioni mono o policormatiche.

Minigarofani per il giardino roccioso

Dianthus arenarius

I minigarofani, noto anche come garofanini o garofani nani, sono perfetti per la coltivazione in contenitori e vasi. Oggi però vogliamo proporveli come scelta ideale per i giardini rocciosi, dove d’altra parte vengono di frequente interrati per fare bella mostra di sè da maggio fino a settembre inoltrato.

Ecco quindi una breve guida alle sei specie secondo noi di maggiore interesse:

Garofano delle sabbie (Dianthus arenarius)

Fiorisce da luglio a settembre. Produce bei fiori bianchi dai bordi frastagliati e raggiunge un’altezza di circa 15 centimetri.

Garofano bluastro o garofano della Pentecoste (Dianthus gratianopolitanus)

Fiorisce da giugno ad agosto. Produce fiori violacei profumati e raggiunge un’altezza di circa 20 centimetri.

Asimina, il Banano del nord

asimina

L’Asimina triloba, detta anche Banano del nord o Banano del Paranà, è una pianta originaria dell’est degli Stati Uniti ed appartenente alla famiglia delle Annonacee.

E’ una pianta a crescita piuttosto lenta che può arrivare a raggiungere i 10 metri di altezza, con fusto corto e chioma tondeggiante, formata da rami abbastanza disordinati. Le foglie sono ovali, di colore verde scuro nel periodo vegetativo e giallo intenso in autunno.

I fiori sono appariscenti e compaiono in primavera, decorando la pianta di uno splendido rosso-violaceo. Successivamente faranno la propria comparsa i frutti oblunghi e verdi, che contengono una polpa biancastra dal sapore molto simile a quello della banana e dell’ananas.

Il bosso, la pianta perfetta per l’arte topiaria

bosso

Il Buxus sempervirens, meglio conosciuto come bosso o bossolo, è una pianta di origini antiche, molto conosciuta per essere una specie che si presta bene all’arte topiaria, e quindi ad essere sagomata per creare delle siepi dalle forme geometriche. Il bosso, che appartiene alla famiglia delle Buxaceae, cresce spontaneamente in Italia, soprattutto nelle zone aride, calcaree e rocciose.

Dal punto di vista fisico, il bosso si presenta come un arbusto sempreverde di altezza compresa tra i 2 e i 4 metri, dalla chioma folta, il fusto molto tortuoso e dal caratteristico odore. Il bosso è una pianta rustica, molto resistente al freddo, in grado di attecchire in qualsiasi giardino, a patto di avere un terreno fertile e ben drenato.

L’arte topiaria

arte topiaria

L’arte topiaria consiste nel potare le piante ornamentali con  lo scopo di dare loro una certa forma, geometrica o di altro tipo, come se fossero sculture. Con questo lavoro le piante possono assumere sembianze di animali, di persone o di cose, e ciò è possibile grazie ad un’abile potatura effettuata con gli attrezzi giusti e con una certa abilità ed esperienza nel maneggiarli.

Le origini di quest’arte risalgono all’espressione latina “topiarium tacere”, ossia “fare il giardiniere”, non a caso le prime testimonianze risalgono a riferimenti fatti da Plinio il Vecchio sul periodo dell’Imperatore Augusto. Le prime realizzazioni che si conoscono storicamente risalgono al I secolo d.C., quando era un’usanza abbastanza comune abbellire i giardini delle case delle classi nobili con delle sculture vegetali.

Le piante che si prestano meglio a questo tipo di lavoro sono quelle ben radicate e soprattutto sane. Per chi ha poco spazio e quindi deve utilizzare le piante in vaso quelle migliori sono le sempreverdi a crescita contenuta, come il bosso, il ligustro e l’alloro; per chi, invece, ha un ampio spazio a disposizione vanno bene, oltre alle piante giù menzionate, anche il tasso e l’agrifoglio.