Semine di aprile, la valerianella

Aprile è il momento giusto per piantare le insalatine che allieteranno i piatti estivi, come ad esempio la valerianella, un ortaggio che, grazie alla sua velocità di crescita, la scarsa fibrosità e la facilità di pulizia ha preso il posto di radicchio e lattughe nella preparazione delle insalate.

Valerianella, caratteristiche e varietà

La valerianella, il cui nome botanico è Valerianella locusta, è una pianta appartenente alla famiglia delle Valerianaceae ed è conosciuta anche con i nomi popolari di songino, gallinella e dolcetta; la valerianella può essere coltivata come annuale se viene seminata in primavera oppure come biennale se seminata in autunno.

Questa pianta si caratterizza per una rosetta basale di foglie verdi lievemente carnose e da fiori di colore chiaro; esistono diverse varietà di valerianella, ma le più diffuse sono due: la valerianella “verde a cuore pieno”, adatta agli orti familiari e più resistente al freddo, e la “Valerianella d’Olanda” dalle foglie più sottili e lunghe e dal colore meno brillante.

Come seminare la valerianella

La valerianella possiede una crescita molto veloce: dalla semina al raccolto ci vogliono solo dieci settimane; questa pianta deve essere seminata in un terreno già lavorato fino alla profondità di 20 centimetri e senza ristagni, e germina con temperature di circa 8°C. La semina a spaglio è la più praticata, ma è anche quella che produce raccolti di qualità più bassa, quindi è meglio praticare la semina a file distanti fra loro circa 10 o 20 centimetri.

Come coltivare la valerianella

Una volta effettuata la semina, quando le piantine avranno raggiunto i 5 centimetri di altezza, dovete procedere al diradamento; anche eliminare le malerbe è un’operazione molto importante, tanto che va eseguita tutte le settimane, estirpandole alla radice non appena le vedete spuntare.

Per quanto riguarda le irrigazioni ricordate che troppe annaffiature favoriscono i marciumi e i ristagni, quindi intervenite solo se è necessario, in quanto le precipitazioni primaverili e l’umidità del terreno dovrebbero essere sufficienti a garantire alla valerianella il giusto apporto idrico. Per questa pianta non sono necessarie fertilizzazioni, in quanto sfrutta i nutrimenti del terreno.

Come raccogliere la valerianella

La raccolta della valerianella avviene tagliandola poco sotto al colletto, e va effettuata quando sia il terreno che la pianta sono asciutti, usando coltelli o forbici ben affilati.

 

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