Le bulbose che si riproducono per squamatura

Settembre è il mese giusto per riprodurre alcune bulbose per squamatura. La squamatura è una tecnica di moltiplicazione che si effettua dissotterrando i bulbi e staccandone le squame.

Le squame devono essere dotate di una porzione basale, e quindi bisogna fare attenzione a scegliere quelle meno rovinate; una volta effettuata questa operazione, il bulbo può essere rimesso subito nel terreno. Generalmente, le bulbose che vengono riprodotte per squamatura sono la Fritillaria e il Giglio, ma questo metodo può essere usato anche per altre piante con i bulbi formati da squame.

Come dicevamo, le bulbose che più spesso vengono riprodotte con questa tecnica sono la Fritillaria e il Giglio; la Fritillaria deve essere messa a dimora in autunno, preferibilmente su un terreno drenato e arricchito da materia organica; i bulbi devono essere collocati ad una profondità di circa dodici centimetri. Anche il Giglio deve essere messo a dimora in autunno in un terreno drenato, meglio se esposto al pieno sole; i suoi bulbi devono essere interrati a circa due centimetri di profondità.

Vediamo come effettuare la squamatura. Estraete il bulbo dal terreno e pulitelo togliendo le squame rovinate e raccogliendo quelle sane; sistematele in un sacchetto contenente della polvere fungicida e scuotetelo fino ricoprire interamente di polvere le squame.

Dopo aver fatto questo, spostate le squame dei bulbi in un altro sacchetto pieno di torba e di argilla espansa; riempite il sacchetto d’aria, chiudetelo accuratamente e conservatelo in un luogo caldo per tre mesi. Trascorso questo tempo, riponete il sacchetto in frigo per altri due mesi.

Non appena spuntano i bulbilli inserite una paio di scaglie, con la base rivolta verso il basso, in vasetti pieni di terriccio e torba, e sistemateli in un luogo ombreggiato per tutta l’estate, in modo da far irrobustire le piante. Alla fine del primo anno di crescita potete già dividere le piante e piantarle singolarmente in vasi più grandi oppure direttamente a dimora.

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