Significato dei fiori: l’oleandro

L’oleandro è una pianta dalla duplice anima: una delle più belle piante ornamentali che possono essere riscontrate alle nostre latitudini, ma al contempo una di quelle velenose più diffuse nell’intera area mediterranea. Una natura duale che si riflette anche nel significato che è stato da sempre attribuito ai suoi fiori nel corso dei secoli.

La fioritura dell’oleandro è una delle più belle sulle quali lo sguardo si possa posare: essa  si esprime in molti colori accesi e tenui in grado di “ornare” veramente in modo grandioso ogni giardino: la sua struttura arbustiva la rende poi perfetta per aiuole e bordure dall’aspetto naturale e curato.  Nell’antichità, per il suo possedere strutturalmente le foglie raggruppate in insieme di tre, veniva concepita come simbologia dell’armonia dell’universo. Addirittura il matematico e scienziato greco Pitagora sosteneva rappresentasse “l’esistenza nella quale l’Immutevole ed il Mutevole sono congiunti.

Nel linguaggio dei fiori, almeno fino al medioevo, l’oleandro era considerato una pianta benaugurante, portafortuna. Il nome popolare di questa pianta “mazza di San Giuseppe” era correlato ad un’antica leggenda dal sapore cristiano che voleva che un oleandro fosse nato proprio dal bastone del santo. Con il passare dei secoli e l’ausilio di qualche testo antico di botanica, il significato del fiore è totalmente cambiato. Da simbolo di gioia ed augurio è divenuto un simbolo funerario sia nei paesi mediterranei che nel Medioriente. In Toscana ed in Sicilia per molto tempo venivano utilizzati i fiori di oleandro per ricoprire le bare. C’è chi sostiene che questo cambiamento sia dovuto alla scoperta della sua velenosità. Plinio scriveva nei suoi diari che era in grado di uccidere i serpenti, e che se accostato ad un animale selvatico creava nello stesso intorpidimento. Ed anche Apuleio, nelle sue metamorfosi, racconta che Lucio, dopo essere stato trasformato in un asino mentre era alla ricerca di una pianta di rosa che fosse in grado di ritrasformarlo in umano fece appena in tempo a non morire allontanandosi dall’oleandro che stava per scambiare per una rosa.

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