Significato dei fiori, la verbena

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Un fiore dal profumo speciale e dalla tradizione antica. La verbena è tutto questo. Ma anche una fioritura che ha un significato ben preciso nel linguaggio dei fiori, e che spesso purtroppo viene ignorato. Oggi ve lo faremo conoscere più da vicino, condividendo con voi molte informazioni.

Ricordiamo prima di tutto cosa è la verbena: parliamo di una pianta erbacea dotata di foglie scabre e dai fiori decisamente colorati che vanno dal lilla al rosa fino a raggiungere il bianco, passando per delle stupende sfumature di blu. L’etimologia del suo nome ci racconta che un tempo era indicata solo generalmente (“verbenae” tradotto dal latino indica in generale sterpi o piccoli rami, N.d.R.). Su un fatto però non vi è dubbio: è sempre stata una pianta nota, fin dall’antichità. Si sa infatti con certezza che veniva utilizzata dalle tribù indiane, e dai magi e dagli stregoni dei secoli passati. Non era inusuale che venisse usata per dei sacrifici agli dei, a tal punto di valergli il soprannome di “erba sacra”.

La verbena veniva trattata con tutti gli onori anche dagli egiziani perché erba sacra ad Iside, e dai romani. C’è una leggenda di stampo cristiano che racconta di come fosse stata utilizzata sul monte del Calvario per cicatrizzare le ferite di Gesù Cristo. Se ci fate caso, nelle feste dedicate alla Madonna, talvolta viene ancora utilizzata per benedire le chiese. Esplorando il suo lato esoterico scopriamo che non solo era utilizzata dai druidi da tempo immemore, ma che è anche considerata una delle piante in grado di spaventare i vampiri insieme al biancospino.

Anche nell’era moderna la verbena è riuscita a ritagliarsi uno spazio tutto suo. Il suo profumo viene considerato afrodisiaco e in fitoterapia viene usata per il suo potere astringente. Il suo significato nel linguaggio dei fiori indica la purezza d’animo e d’intenti.

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