La Toscana ed i fiori: luoghi da visitare

Per il nostro viaggio nelle regioni italiane viste dal punto di vista di un appassionato florovivaista oggi facciamo tappa in Toscana. Scendiamo in luoghi decisamente più assolati rispetto a quelli dell’arco alpino, ma ci accorgiamo fin da subito che a farla da padrona come in qualsiasi altra regione è la macchia mediterranea, con l’aiuto di qualche “influenza esotica”. Tra le mete più interessanti in questa regione figurano la Casa di Pinocchio, il Giardino dei Semplici di Firenze, ed il Giardino di Villa Bibbiani.

Tre realtà naturali ben diverse e nate per motivazioni diverse che raccolgono, a prescindere da ciò, quello che c’è di più bello da vedere all’interno di questa magnifica regione. Parliamo prima di tutto de La casa di Pinocchio, ovviamente ispirata alla omonima fiaba di Carlo Lorenzini, in arte Collodi dal suo paese d’origine. Ed è proprio lì che questo desueto parco di divertimenti è stato costruito. E la flora, le piante in esso stipate, con vere  proprie opere d’arte sono state plasmate per ricordare la fiaba ed unire fantasia e realtà in modo davvero straordinario.

Il Giardino dei Semplici di Firenze è impossibile da descrivere con poche parole. Le realtà composte al suo interno, tra serre, aiuole e siepi hanno un qualcosa di magico.  Si tratta di un vero e proprio parco cittadino, adiacente a costruzioni storiche, che nei secoli sono andate a delinearsi in base alla differente flora “spalmata” al suo interno. Le sue aiuole ricordano molto l’hortus conclusus medievale che in tempi antichi veniva utilizzato per coltivare erbe aromatiche e medicinali. Felci,  begonie, tutto ha una sua locazione in serre fredde e calde. Pergole ricoperte da rose rampicanti, siepe potate geometricamente: non vi è nulla di fuori luogo in questa splendida realtà.

Ed infine, ma non per importanza, parliamo di Villa Bibbiani. Si tratta di un orto botanico nel senso più autentico del termine, nato nel diciannovesimo secolo, e suddiviso in una serie di giardini all’italiana.  Cedri del Libano, sequoie giganti ed alberi provenienti dall’oriente trovano il loro giusto collocamento nella parte antecedente della villa. Mentre nel retro, si possono ancora visitare il frutto delle sperimentazioni di Cosimo Ridolfi, proprietario della villa e fine botanico.

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