Xylella degli ulivi, cosa è cambiato

Qualcosa è cambiato nell’approccio della Comunità Europa nella lotta contro la xylella degli ulivi: è stato creato un nuovi sistema di database per le piante ed è stata data una maggiore libertà ma sottostante a condizioni.

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Quali sono? Passaporto per le piante che devono essere movimentate tra i vivai e solo tra di loro ed un piano di emergenza da mettere in atto entro la fine del 2016. Si è molto dibattuto poi sulla possibilità di escludere o meno la vite tra le piante ospiti del batterio senza però riuscire a trovare un’accordo. Sono queste le maggiori novità relative alle misure anti xylella volute dall’Unione Europea, insieme al via libera nei confronti della vendita delle barbatelle della vite a patto che vengano trattate prima con dell’acqua calda.

Ovviamente il punto dell’Europa è quello di salvaguardare le piante dell’intera Unione partendo dall’approccio ai due ceppi di xylella fastidiosa presente nel nostro continente: una definita xylella pauca, che ha colpito il nostro paese e un ceppo definito multiplex che ha infettato la Francia e preso di mira le piante ornamentali. I due database sono stati creati per monitorare ed aggiornare con velocità e facilmente la situazione dei contagi ed in caso di difficoltà in una individuazione rapida del ceppo dare modo di trattare o analizzare tutte le piante presenti nelle liste relative al batterio.

Tornando a parlare della vite, la decisione di mantenerla nel database è data dal fatto che ancora non si riesce a escludere con certezza che la stessa non venga attaccata dalla xylella: per questo motivo le barbatelle vengono prima delle vendita, trattate con la termoterapia.

Photo Credits | Emanuele Mazzoni / Shutterstock.com

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