Funghi delle piante: il cancro del cipresso

Il cancro del cipresso è una malattia causata da un fungo, il Seiridium cardinale, e colpisce diverse specie di cipresso; la presenza di questa malattia è stata appurata per la prima volta nel 1928 in Nord America e da allora si è diffusa anche in Nuova Zelanda e anche in Europa. In Italia è giunta nel 1951 in Toscana, ma oggi è diffusa in tutto il Paese e provoca ingenti danni.

Accorgersi se un cipresso ha contratto questa malattia è abbastanza semplice: innanzi tutto la pianta ingiallisce, poi i rametti si arrossano fino a disseccarsi; questo fenomeno si manifesta gradualmente in tutta la pianta e può avvenire dall’esterno all’interno e dall’alto verso il basso.

Sui rami colpiti, soprattutto alla base, si nota la fuoriuscita della resina e il legno appare di colore più bruno rispetto a quello delle parti non colpite dal fungo. Con l’aggravarsi dell’infezione, la presenza del cancro del cipresso si nota anche a livello della corteccia, nella quale si presentano spaccature e cavità.

Il fungo che provoca il cancro del cipresso si propaga con il vento, le piogge, la resina e altre piante infette; il fungo riesce a penetrare all’interno della pianta servendosi di eventuali lesioni o attraverso altri insetti o, ancora, tramite le ferite provocate dalla potatura.

I periodi più favorevoli per la diffusione del fungo sono l’autunno e la primavera, in quanto su sviluppa meglio in presenza di un’elevata umidità ambientale; anche i Coleotteri presenti nella pianta possono fungere da vettori accidentali della diffusione del fungo.

Per combattere il cipresso del fungo bisogna ricorrere soprattutto alla prevenzione, facendo attenzione a non comprare piante potenzialmente infette ed eliminando le parti della pianta colpita dal fungo; è bene trattare i tagli dovuti dalle potature con appositi prodotti e disinfettare gli attrezzi usati per quest’operazione. Sono utili anche dei trattamenti a base di sale di rame o contenenti benzimidazolici, due sostanze che, in caso di particolare gravità dell’attacco, possono essere miscelate insieme.

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