Cimice dei cavolfiori, insetto parassita

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L’insetto parassita del quale vi parleremo oggi è molto conosciuto nelle campagne. La maggior parte delle persone, non entomologhe per professione, guardandolo da lontano lo scambiano per una particolare coccinella dalla forma strana. Chi li conosce un po’ di più sa che si tratta della cimice dei cavolfiori, l’eurydema ventralis.

Una volta visto da vicino, questo insetto dimostra tutta la sua diversità rispetto alla classica coccinella: a partire dalla forma fino ad arrivare alla sua colorazione. Fisicamente la cimice del cavolfiori è un pentatomide  di 10 mm circa di lunghezza che presenta un aspetto facile da ricordare: volendo tralasciare le somiglianze già evidenziate, essa infatti presenta una livrea rossa difficile da dimenticare (in alcune specie è di colore giallastro, N.d.R.) con macchie nere sul prototorace e sulle emielitre.  L’ordine di appartenenza è quello dei rincoti, il sottordine quello degli eterotteri.

Il danno che la cimice dei cavolfiori è in grado di apportare a questi ortaggi ed a tutte le crucifere è quello del deperimento dei fogli e dei germogli. Essa, infatti, si nutre della linfa degli stessi. Non solo: è anche in grado di attaccare le silique compromettendo lo stato dei semi. Di solito, quando una giovane pianta è colpita dall’eurydema ventralis  non solo rischia di veder rallentato il suo sviluppo, ma il danno può essere così grave da portare la pianta alla morte. Il ciclo biologico di questo insetto è molto simile a quello degli altri esemplari appartenenti allo stesso genere che attaccando anche la rapa e la colza. La cimice dei cavolfiori sverna come adulto in molti luoghi che usa come rifugio: il terreno, piccole cavità, piante che consentano lui di poter passare l’inverno senza danni per struttura e composizione. Intorno alla fine di marzo gli adulti iniziano la loro attività trofica, accoppiandosi circa intorno a maggio. Le femmine della specie depongono le uova in gruppetti sulla pagina inferire delle foglie. In questo modo la prima generazione, verso il mese di giugno è pronta per iniziare la sua attività trofica e la riproduzione dando vita ad agosto alla seconda generazione di adulti, che sono quelli che alla primavera ricominceranno il ciclo.

La lotta contro la cimice dei cavolfiori è sia chimica sia agronomica. Nel primo caso viene condotta solo se la popolazione di parassiti è molto elevata e si svolge contro gli adulti e le larve, mentre la seconda si ottiene alternando adeguatamente le colture nel punto di infestazione.

Photo Credit | Wikipedia

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