Come coltivare gli agretti o barba di frate

agretti o barba di frate

Come coltivare gli agretti o barba di frate? Non sono una verdura da orto estremamente diffusa, ma chi li ha provati nella sua vita sa che si tratta di un prodotto della terra davvero notevole. Parliamo di un’erba succulenta che possiamo fare crescere per il nostro consumo sia in appezzamenti di terra che in vaso.

 

La Salsola soda, questo il suo nome scientifico, è originaria delle zone mediterranee ed è conosciuta da millenni. Nell’antichità essa veniva coltivata per ottenere in modo naturale il carbonato di sodio dalle sue ceneri: esso era considerato prezioso per la lavorazione del vetro e per la produzione di sapone. Le pianti più giovani, così come accade ora, venivano utilizzate in cucina. Coltivare gli agretti non è difficile: la barba di frate tende ad adattarsi abbastanza bene al clima generale del nostro paese essendone pianta succulenta autoctona. Senza contare che, utilizzando noi le piante giovani, il suo tempo di coltura sarà decisamente più breve di quello di una normale coltura d’orto.

E’ una specie rustica che predilige un substrato di crescita sciolto, ricco di sostanza organica ed un PH più o meno neutro. Potete tentare una semina autunnale se volete: chi vi scrive in passato ha sfidato la sorte e ne è uscita vincitrice, ma il periodo migliore per tale azione è senza dubbio tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Vi è bisogno di un posto soleggiato e pieno di luce. Qualche settimana prima della semina preparate il terreno utilizzando del letame maturo. E annaffiate le piante solo se vi sono dei lunghi periodi senza piogge: gli agretti hanno una forte resistenza e gestiscono in maniera ottimale le proprie riserve di acqua.  La barba di frate può essere raccolta ad un mese dalla semina, quando le piante avranno raggiunto i 15 cm di altezza. Non conviene aspettare oltre: sopraggiungerebbe la lignificazione dei fusti e le piante non sarebbero più commestibili.

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