Significato dei fiori, l’angelica

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L’angelica è un‘erba aromatica molto utilizzata in cucina. I suoi fuori sono ricchi di nettare e obiettivo tra i più pregiati per le api. Come moltissime altre piante possiede un proprio significato all’intero nel linguaggio dei fiori. Ed in questo caso non è nemmeno troppo difficile da intuire.

Nei secoli passati l’angelica era chiamata dagli erboristi “radice dello Spirito Santo” o “erba degli angeli”. Questo perché era credenza popolare che tale erba fosse consacrata spiritualmente all’Arcangelo Michele e che quindi fosse in grado di proteggere le case e le persone dagli incantesimi e dagli spiriti cattivi. Questa erba aromatica però non era apprezzata solo per le sue capacità “spirituali”: l’angelica secondo gli antichi erboristi era anche il rimedio più efficace a disposizione contro la peste. Nel 1500 veniva suggerito di annusare la sua radice imbevuta di aceto per salvarsi dal contagio. Inutile dire che leggenda vuole che fosse stato un angelo a suggerire tale utilizzo della pianta ad un frate. Per la stessa ragione era molto apprezzata come antidoto ai veleni.

Tradizionalmente veniva utilizzata dai paesi del nord come aggiunta alla farina: le radici dell’angelica venivano infatti macinate ed unite per fare il pane. Il suo significato nel linguaggio dei fiori è indicato dal suo stesso nome: angelico, puro, quasi soprannaturale. Essa era una pianta aromatica conosciuta anche nell’antichità : insieme a rosmarino, melissa ed alloro veniva usata per risciacquare il bucato con la loro acqua di cottura. Le sue foglie venivano bruciate per profumare e purificare.

Ancora oggi, in luoghi dove viene coltivata massivamente come Germania, Belgio e Ungheria, l’angelica in piccole quantità viene utilizzata per aromatizzare il tabacco da pipa e le sue foglie vengono inserite nei pout pourri. E’ perfetta per la preparazione di dolci e liquori e le foglie fresche ottime con piatti di frutta cotta o pesce. Le radici di angelica sono uno degli ingredienti principali del gin.

Photo Credit | Wikipedia

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