La forma delle piante dipende dall’acqua

La forma delle piante dipende dall’acqua. E no, non parliamo delle precipitazioni che giungono dal cielo che consentono alle stesse di crescere e svilupparsi rigogliose, ma di quella contenuta nelle loro cellule e che ne influenza la crescita.

fiori nel prato

Questo particolare punto di vista ci viene regalato da un testo come “La natura profonda dell’ acqua” di Armando Gariboldi. Si tratta di un libro scientifico su questo fluido ben scritto. E, per ciò che ci interessa, ci regala uno sguardo davvero interessante sulla formazione delle piante. 

Quello che infatti si tende a dimenticare quando si prendono in considerazione quest’ultime è che l’acqua è contenuta nei tessuti in generale e quindi anche in quelli vegetali e nelle cellule che le compongono. Con concentrazione particolare, nel nostro caso, nelle foglie e nei frutti. Essa è  l’ingrediente principale della linfa, liquido che non consente il trasporto dei nutrienti ma che regola anche la pressione osmotica cellulare attraverso i vacuoli.

Parlando di forme a livello scientifico, quest’ultimi sono basilari per la crescita giovanile delle piante, influenzando in particolare la dimensione delle stesse. Tecnicamente essa viene definita “crescita per distensione”, ovvero legata all’incremento del volume delle cellule e coinvolge qualsiasi esemplare dalla punta delle radici fino ai loro apici. L’acqua è parte integrante di ogni processo riguardante il mondo vegetale forma compresa. Ecco quindi che quando l’acqua preme contro le pareti delle cellule dei vacuoli dà rigidità alla pianta. Se vi chiedete come facciano gli steli delle erbacee a rimanere in piedi e come questo accada anche con i fiori recisi… avete la vostra risposta.

Photo Credits | Mizuri / Shutterstock.com

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