Mantide religiosa: insetto utile

mantide religiosa insetto utile

La mantide religiosa è un insetto considerabile utile per i nostri spazi verdi. A differenza dei parassiti infatti essa non si nutre di piante, foglie o radici, ma di altri insetti e larve regalandoci, da un certo punto di vista, un arma potenzialmente letale per le altre specie entomologiche presenti nei nostri giardini od orti.

Tutti ricordano la mantide religiosa per via di un suo particolare vizio: quello di mangiare il proprio maschio nel corso dell’accoppiamento, ma in pochi comprendono effettivamente le sue potenzialità. Questo stupendo insetto da colore verde acceso ed intenso, è originario dell’Africa e si è diffuso naturalmente nell’Europa meridionale e nell’Asia minore con il passare dei secoli. E’ giunta anche in America del Nord grazie ad un importazione accidentale (questo si racconta, N.d.R.) insieme ad alcune piante destinate ad un vivaio. La mantide religiosa è conosciuta anche sotto il nome di mantide europea, è lunga dai 40 ai 75 mm, ed il suo particolare fisico più curioso è rappresentato dalle anteriori raptatorie che sono  sollevate e unite come delle mani in preghiera . Degli strumenti mortali: servono infatti per catturare diversi tipi di insetti, con i quali questo esemplare si nutre.

Le mantidi depongono le uova in dei “recipienti”, chiamati oovoteche che loro stesse si costruiscono e attaccano a delle pietre esposte al sole. Le neanidi nascono intorno a maggio-giugno e raggiungono la propria maturità nel mese di agosto. Come ben sapete la femmina dopo o durante l’accompagnamento divora il maschio dalla testa mentre gli organi genitali continuano il loro lavoro. Parliamo ad ogni modo di un insetto dotato di una spiccata facilità di allevamento: è è possibile addirittura farla vivere in terrari arredati con delle piante vive. Importante: si ciba solo di insetti vivi. La mantide religiosa ama particolarmente locuste, cavallette verdi grilli ma non si fa alcun problema a mangiare anche  ragni, coleotteri, mosche, blatte e larve.

Photo Credit | Thinkstock

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