Piante velenose: la Belladonna

Sicuramente avrete sentito parlare del veleno di Belladonna, immancabile negli intrighi di corte dei romanzi o dei film; in realtà la pianta dalla quale viene estratto questo veleno, ovvero l’Atropa belladonna, è una pianta erbacea molto decorativa, ma poco conosciuta e ancor meno coltivata nei giardini. Come dicevamo, l’Atropa belladonna è una pianta erbacea perenne di grande taglia, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, nota fin dal Medioevo come pianta usata da maghi e guaritori.

Nonostante sia una pianta molto decorativa, la diffusione della Belladonna come pianta ornamentale è frenata a causa del veleno che contiene in tutte le sue parti: per la maggior parte nei frutti ma anche nelle radici e nelle foglie essiccate. Le bacche della Belladonna sono la sua caratteristica principale: sono molto belle da vedere ma altrettanto pericolose se ingerite, in quanto sono altamente tossiche, per questo vengono chiamate con il nome di “ciliegie di Satana”.

Nel caso si desiderasse coltivare questa pianta, il problema del veleno potrebbe essere risolto eliminando, alla fine della fioritura, le bacche in formazione, recidendo i peduncoli dei calici dei fiori Dal punto di vista fisico, la Belladonna si caratterizza per le foglie di forma ovata, per i fiori dalla forma campanulata di colore violaceo e verde, e per i frutti, ovvero delle bacche nere e lucide protette da una specie di calice, che contengono alcune sostanze velenose alle quali, però, ne sono immuni gli uccelli.

Accecamento

Accecamento L’accecamento (o sgemmatura) di un albero consiste nell’eliminarne le

Piante da appartamento: la Caryota mitis

La Caryota mitis è una palma dalla spettacolare bellezza, appartenente alla famiglia delle Arecacee ed originaria del continente asiatico, in particolare della Malesia e dell’India. E’ caratterizzata da un fusto eretto o curvato e da foglie lucide, di colore verde brillante, cuneate e con margine dentato. I fiori sono avvolti da due spate e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per far posto poi a frutti tondeggianti di colore rossastro.

E’ una pianta che si adatta alla coltivazione in vaso, dove raggiungerà facilmente i due metri di altezza, ma nelle zone a clima temperato può essere azzardato anche l’allevamento in piena terra, dove la Caryiota mitis si mostrerà in tutta la sua imponenza, raggiungendo anche i 18 metri. La coltivazione non richiede accorgimenti particolari, se non in fatto di luce ed irrigazione.

Piante di Natale: il Limone Meyer

Piante di natale, il limone Meyer

Oggi continuiamo a parlare di regali natalizi botanici; dopo aver visto la settimana scorsa il Ciclamino Umbrella, vi proponiamo come pianta da regalare a Natale un agrume decorativo molto bello, ossia il Limone Meyer.

La caratteristica principale del Citrus meyeri, questo è il suo nome botanico, è quella di essere un agrume simile sia al limone che all’arancio, infatti i frutti assomigliano a quelli del limone ma diventano di colore arancione; in realtà, il limone Meyer è un ibrido naturale fra limone e arancio dolce, scoperto da Meyer nel 1908 in Cina, e appartenente alla famiglia delle Rutaceae.

La particolarità del limone Meyer è quella di fiorire e di fruttificare tutto l’anno; i frutti di questo agrume possiedono la buccia sottile ed un succo meno aspro rispetto a quello del limone. Le foglie sono di colore verde scuro dalla forma lanceolata, mentre i fiori possiedono una colorazione violacea e sono riuniti in mazzetti. Il limone Meyer, in vaso di 30 centimetri di diametro, costa circa 25 euro.

Le forbici per la potatura della vite

Forbici per potatura

Esistono di fatto diversi tipi di forbice per potatura; quelle manuali e quelle automatiche; ci riferiamo alla differenza nel funzionamento, che può essere basato sul movimento meccanico impresso da sforzo muscolare, o può avere un movimento completamente automatico, basato su un micro-interruttore che trasmette il movimento alle forbici, appena queste vengono azionate a mano.


Solitamente, sia le forbici per potatura automatiche che quelle manuali, sono dotate di lame speciali e affilate, forgiate appositamente per la potatura dei frutteti e create con una speciale lega metallica che consente di lavorare al meglio, anche con temperature sfavorevoli perché molto basse. Sono entrambe dotate di prolunghe, in modo da poter operare da terra senza l’ausilio di scale, permettendo di raggiungere agevolmente i rami più in alto e rendendo il lavoro più facile e più proficuo.

Jacaranda mimosifolia, coltivazione e cure

La Jacaranda mimosifolia è la specie più coltivata del genere Jacaranda, pianta originaria dell’America centro-meridionale ed appartenente alla famiglia delle Bignoniacee. E’ caratterizzata da un fusto eretto e da una chioma larga anche alcuni metri, ma la particolarità più interessante è costituita dal fogliame simile a quello della mimosa, di colore verde chiaro e presente sulla pianta per gran parte dell’anno. I fiori sono di colore viola-blu, a forma di trombetta e riuniti in grappoli.

E’ una pianta particolarmente adatta alla coltivazione in zone a clima freddo, dove viene utilizzata per la decorazione di viali e parchi pubblici, ma anche come albero solitario nell’allevamento domestico. Richiede poche e semplici cure per una buona conservazione e regala soddisfazioni “immediate”, essendo capace di germogliare a poche settimane dalla semina.

Capolino

Il capolino è un’infiorescenza tipica delle piante appartenenti alla famiglia

L’abete del Colorado

Al genere Picea pungens appartengono una decina di alberi sempreverdi, meglio conosciuti come abeti del Colorado, originari dell’America settentrionale, appartenenti alla famiglia delle Pinaceae.

Questi abeti sono caratterizzati da una crescita molto lenta anche se consistente, in quanto gli esemplari adulti possono raggiungere anche i 20 metri di altezza, mentre gli abeti coltivati nei giardini raggiungono un’altezza di tre o quattro metri; le varietà a sviluppo nano si fermano ad un’altezza di circa un metro e mezzo o due, infine le varietà a portamento prostrato sono alte circa 80 centimetri ma larghe anche alcuni metri. La varietà di abete del Colorado più conosciuta è la Picea Pungens Glauca, noto anche con il nome di abete azzurro per la caratteristica colorazione delle sue foglie aghiformi.

Gli esemplari comuni sono caratterizzati dal fusto eretto, la chioma dalla forma piramidale o conica, le foglie aghiformi di colore grigio-verde tendente all’azzurro. Gli abeti del Colorado sono alberi dioici, cioè che sono gli esemplari femminili possono produrre le piccole pigne marroni dallo sviluppo pendulo.

Come forzare i giacinti

Sapete già che è possibile forzare i giacinti in appartamento per farli fiorire giusto in tempo per natale. L’operazione è piuttosto semplice e si compone di tre fasi: la prima, che trovate illustrata nel breve reportage casalingo che segue, consiste semplicemente nella piantumazione dei bulbi (io ne ho interrati due):

  1. Procuratevi, oltre a una palettina per scavare una buca e dei guanti da giardinaggio (io uso quelli in stoffa ma vanno bene solo per piccoli lavoretti), una ciotola bella capiente che avrete riempito con del buon terriccio per piante (Foto 1);
  2. Scavate una buca profonda circa 8-10 centimetri e sistematevi dentro il bulbo con la parte inferiore (quella più larga) poggiata sul terreno (Foto 2, 3 e 4);
  3. Coprite la buca (una per ciascun bulbo) con il terriccio (Foto 5);

Melograno, miti e leggende

Ornamentale, coloratissimo, capace di rallegrare l’ambiente in ogni stagione dell’anno, utile dal punto di vista alimentare… Parliamo del Melograno, pianta alla quale abbiamo già dedicato diversi capitoli sulle pagine di PolliceGreeen. Oggi però non vogliamo occuparci di metodi di coltivazione e di schede descrittive, ma puntare l’attenzione sulle innumerevoli leggende che circolano intorno a questa pianta sin dall’antichità.

Tra i tanti alberi da frutto, infatti, il Melograno è quello che racchiude in sé il maggior numero di significati simbolici, differenti a seconda della cultura, ma tutti con accezione positiva. Il significato che più spesso viene associato al Melograno è quello della fertilità, sia per il numero di semi in esso contenuti che per la capacità della pianta di crescere anche su terreni aridi e poco adatti alla coltivazione.

Biennale, (Pianta)

Pianta biennale Si definisce biennale qualunque pianta erbacea che completa

forbici_potatura

Forbici per potatura

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Quando si tratta di recidere rami per la potatura o soltanto per sfrondare una pianta, è necessario usare le giuste cesoie da potatura. Ce ne sono di diversi tipi, e tutte hanno un semplice ed efficace meccanismo di funzionamento in comune. Per il principio della leva, del punto di forza e del punto di resistenza, diversamente dislocati sugli assi, queste forbici permettono di fare un grosso lavoro, nel senso di pressione attuata di taglio, rispetto ad una minima forza contrastante, atta, questa, a far muovere il meccanismo, ed intesa come pressione sulla forbice stessa.Quindi con una presione minima, eserciteremo aldilà del punto di resistenza una pressione di una certa intensità, che ci permetterà di tagliare facilmente anche i rami più spessi e nodosi.

Infatti, una volta posizionata la forbice sul ramo da tagliare, basterà esercitare una pressione non necessariamente grande, per ottenere il risultato desiderato. Ci accorgeremo presto, usando queste speciali forbici da potatura, di come con un minimo sforzo si ottengano grandi risultati, che ci possono dare la giusta soddisfazione e che ci permettono di eseguire la giusta incisione nei tagli.

Piante aromatiche: la Mirride

La Mirride (Myrrhys odorata) è una pianta appartenente alla famiglia delle Umbrellifere, molto diffusa alle nostre latitudini, specie nelle zone montane e collinari del nord e centro Italia. E’ caratterizzata da fusti che possono raggiungere il metro di altezza e da foglie di colore verde chiaro, ricoperte di peluria ed estremamente decorative, simili a quelle delle felci. I fiori sono riuniti in ombrelle di colore bianco e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi restare a lungo a far bella mostra di sé.

E’ una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo, ma che può essere coltivata anche in giardino, dove riempirà l’ambiente con uno spettacolo di colore e profumo. Oltre all’aspetto decorativo, la Mirride è particolarmente apprezzata per le qualità aromatiche, considerando che tutte le parti della pianta sono commestibili. Le foglie si usano infatti come ingrediente per le insalate, i semi si utilizzano nella preparazione dei dolci, mentre le radici possono essere lessate e condite.